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Sgarbi e il caso delle consulenze d’oro, Sangiuliano indignato: “Illegale prendere soldi così”

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Sgarbi e il caso delle consulenze d’oro, Sangiuliano indignato: “Illegale prendere soldi così”

È scontro tra Gennaro Sangiuliano e Vittorio Sgarbi. Ad accendere la miccia il caso delle consulenze d’oro aperto da un’inchiesta de Il Fatto Quotidiano: secondo il quotidiano, il critico d’arte e sottosegretario della Cultura avrebbe percepito da inizio anno 300mila euro per attività attività extra politiche. “È illegale prendere soldi così: sono indignato”, è stato il duro commento del ministro Sangiuliano al Corriere della Sera. Il titolare della Cultura ha inoltre confermato di aver “inviato tutto all’Antitrust” appena venuto a conoscenza della vicenda.

“Ho subito avvertito chi di dovere e segnalato di averlo fatto a Giorgia Meloni”, aveva detto anche a Il Fatto:“del resto si sa, non l’ho voluto io e anzi: cerco di tenerlo a debita distanza e di rimediare ai guai che fa in giro”. Un’intervista che Sgarbi ha definito “falsa” citando un messaggio che gli avrebbe inviato lo stesso ministro. “Non ho rilasciato alcuna intervista, ho solo detto di non sapere di cosa si parlasse”, il testo che il sottosegretario ha letto a margine di un incontro a Bologna.

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha confermato di aver ricevuto la segnalazione dagli uffici del ministro Sangiuliano e di aver iniziato “immediatamente” l’esame della documentazione ricevuta.

Al sottosegretario vengono contestati i compensi riscossi direttamente o attraverso società intestate al suo collaboratore e alla sua storica fidanzata, per attività come conferenze, inaugurazioni, lezioni e anche la presidenza della giuria per la finale di Miss Italia, in programma a novembre.

Secondo il Corriere della Sera, la posizione del sottosegretario “sarebbe direttamente al vaglio dei vertici del governo”. Nel frattempo il Movimento 5 stelle ha presentato alla Camera una mozione di revoca.

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