Chi è Giovanni Caravelli, il capo dell’Aise che ha portato a casa Cecilia Sala
Giovanni Caravelli: il ruolo chiave del direttore dell’Aise nella liberazione di Cecilia Sala
A bordo dell’aereo della Presidenza del Consiglio che ha riportato in Italia la giornalista Cecilia Sala dopo ventuno giorni di carcere in Iran c’era Giovanni Caravelli, direttore dell’Aise, l’Agenzia dei Servizi Segreti italiani che operano all’estero.
Caravelli è volato a Teheran nella serata di martedì 7 gennaio per chiudere l’accordo che ha portato al rilascio dell’inviata di Chora Media e de Il Foglio. Il mattino seguente Sala è stata rimessa in libertà e trasportata all’Ambasciata italiana. Poche ore dopo è decollato l’aereo che l’ha riportata a casa.
Il successo nella trattativa con il regime iraniano (e con gli Stati Uniti) – come sottolineato in questi giorni dalla premier Giorgia Meloni e dal ministro degli Esteri Antonio Tajani – è stato frutto di un “lavoro di squadra”, gestito da Palazzo Chigi insieme appunto all’Aise guidata da Caravelli [LEGGI ANCHE: Il ruolo dei due 007, l’incontro Meloni-Trump, le tempistiche obbligate: com’è andata la trattativa per la liberazione di Cecilia Sala].
Caravelli, generale dell’Esercito, è al comando dei Servizi Segreti esteri dal maggio 2020 e vanta una lunga esperienza nelle attività di intelligence
Chi è Giovanni Caravelli, il capo dei Servizi Segreti esteri
Giovanni Caravelli nasce a Frisa, in provincia di Chieti, il 18 marzo 1961. Dopo la maturità classica, nel 1979 entra all’Accademia militare di Modena.
Tra il 1983 e il 1992 presta servizio nel quarto Reggimento artiglieria contraerei “Peschiera” a Mantova, dove ricopre gli incarichi di vicecomandante e comandante di unità missilistiche Hawk.
Nel 1993 ha la prima esperienza nel campo dell’intelligence nel Reparto Sios (Servizio informazioni operative e situazione) dello Stato Maggiore dell’Esercito. Poi passa all’Ufficio del Capo di Stato Maggiore.
Nel 1998 torna a Mantova, dove assume il comando del primo gruppo del quarto Reggimento artiglieria contraerei “Peschiera”, partecipando anche all’operazione Nato in Kosovo.
Nel 2002 Caravelli entra nei Servizi Segreti, prestando servizio nel Sismi (il Servizio informazioni e sicurezza militare) come direttore della divisione Intelligence Militare.
Tra il 2008 e il 2010 comanda la Brigata Informazioni, Ricognizione e Guerra Elettronica dell’Esercito. Nel 2010 viene inviato in Afghanistan per ricoprire un incarico di prestigio: consigliere militare del Rappresentante speciale del segretario generale Onu nel Paese; viene inoltre messo a capo dell’Unità dei consiglieri militari di Unama (la missione Onu in Afghanistan).
L’anno seguente viene assegnato al VI Reparto dello Stato Maggiore Difesa come vicecapo di reparto. Tra il 2013 e il 2014 è a capo del II Reparto Informazioni e Sicurezza dello Stato Maggiore della Difesa.
Nel 2014 sbarca all’Aise, dove per sei anni ricopre l’incarico di vicedirettore con delega all’esercizio delle funzioni vicarie. Nel 2020, sotto il Governo Conte Uno, viene nominato direttore dell’Agenzia di intelligence estera. Il 17 settembre 2024 è nominato prefetto, mantenendo l’incarico fuori ruolo presso l’Aise.
Caravelli, che nei mesi scorsi ha avuto alcune frizioni con il ministro della Difesa Guido Crosetto, è invece molto vicino al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.