Coronavirus, cosa è il semi-lockdown: come il Governo vuole evitare la chiusura totale
Cos’è il semi-lockdown: come il Governo vuole evitare la chiusura totale
La nuova parola nell’Italia che affronta la pandemia da Coronavirus e il repentino aumento quotidiano dei nuovi contagi è semi-lockdown: il Governo, infatti, sta pensando di emanare altri provvedimenti restrittivi, ma scongiurando la chiusura totale del Paese come è avvenuto invece a marzo scorso. A questo proposito, infatti, l’orientamento dell’esecutivo è chiaro da settimane: si è cercato di introdurre gradualmente nuove restrizioni, come l’obbligo di mascherina all’aperto, la chiusura anticipata di bar e ristoranti e negli ultimi giorni il coprifuoco notturno. Ma queste misure – lo stanno dicendo in questi giorni moltissimi scienziati e virologi, oltre che lo stesso premier Giuseppe Conte – potrebbero non essere sufficienti. Ecco perché si sta pensando al semi-lockdown: ma che cosa è questa nuova, ipotetica misura? Vediamolo insieme.
L’obiettivo è quello di limitare tutti quegli spostamenti che non sono considerati necessari: già nei giorni scorsi il ministro della Salute Roberto Speranza ha chiesto ai cittadini di restare a casa il più possibile. Nelle prossime settimane, quella che è una richiesta potrebbe trasformarsi in un obbligo. In tal caso, non verrebbero chiuse tutte le attività commerciali come avvenuto a marzo, ma verrebbero scoraggiati tutti gli spostamenti che non avvengono per recarsi a lavoro, a scuola, a fare la spesa o per una visita medica. Il tema, al momento, è come conciliare la possibilità di recarsi nelle attività commerciali – che resteranno aperte – senza incorrere in sanzioni. Il Governo, quindi, potrebbe imporre degli orari ridotti ai negozi, parallelamente al coprifuoco notturno che rimarrebbe in vigore, e i cittadini – con autocertificazione – potrebbero recarsi negli esercizi commerciali. Ovviamente, l’augurio del Governo è che non serva un semi-lockdown: decisivi saranno i prossimi 7-10 giorni, il tempo necessari per capire se l’introduzione delle prime restrizioni abbia avuto effetti positivi sull’onda dei contagi.
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