Malumori nella Lega nei confronti di Matteo Salvini. Critiche di Giorgetti alla campagna elettorale
Nel Carroccio è tempo di analizzare la sconfitta in Emilia-Romagna: e il leader viene messo sotto accusa
I malumori nella Lega e tra gli alleati per la sconfitta di Salvini in Emilia
Dopo la sconfitta della Lega in Emilia-Romagna, nel Carroccio e tra gli alleati di Matteo Salvini crescono i malumori per come l’ex ministro dell’Interno ha gestito la campagna elettorale.
Secondo un retroscena pubblicato da La Repubblica, infatti, il leader leghista, una volta rientrato dall’Emilia-Romagna, avrebbe incassato le critiche del suo braccio destro: l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti.
Il dirigente leghista avrebbe rimproverato Salvini per la sua campagna elettorale, considerata al di sopra delle righe.
L’episodio della citofonata al Pilastro e i toni esasperati per tutta la durata della campagna elettorale, secondo Giorgetti, non avrebbero fatto altro che allontanare quegli elettori moderati che la Lega ancora non riesce a intercettare.
Secondo Giorgetti, infatti, la Lega dovrebbe intercettare i voti in uscita da Forza Italia. Per riuscirci, però, è necessario abbassare i toni.
Salvini avrebbe fatto mea culpa, ammettendo che la Lega va forte nelle periferie, mentre non riesce a sfondare nella grandi città.
Un dato che potrebbe creare più di qualche problema in vista del voto a Milano e Roma nel 2021.
Ma i problemi per il leader del Carroccio non finiscono qui. La spallata al governo Conte è fallita, mentre all’orizzonte ci sono nuove elezioni regionali.
Tuttavia, dopo la sconfitta in Emilia-Romagna, gli alleati di centrodestra, ovvero Forza Italia e Fratelli d’Italia, non sono più disponibili a fare altre concessioni a Salvini.
Forza Italia ha già avanzato la candidatura di Stefano Caldoro in Campania, appoggiata da Fratelli d’Italia che, in cambio, ha il sostegno degli azzurri per la candidatura a governatore di Raffaelle Fitto in Puglia.
La stessa Giorgia Meloni d’altronde ha avvertito l’ex ministro dell’Interno: “Ho già spiegato a Matteo che i nostri candidati in Puglia e Marche non si toccano e non ho bisogno di dubitare della parola che mi ha dato”.
La Lega, dunque, dovrà accontentarsi di Veneto, con il governatore uscente Zaia, e Toscana, dove salgono le quotazioni del sindaco leghista di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, a meno che non deciderà di correre da sola. Regionali a parte, Salvini deve guardarsi anche da Giorgia Meloni, il cui partito continua a crescere nei consensi e nei sondaggi, la quale sogna la spallata all’ex ministro dell’Interno.
In un’intervista a Rete 4, infatti, la leader di Fratelli d’Italia ha dichiarato: “Io candidata premier? Una cosa che mi fa tremare i polsi, ma penso ci siano le condizioni per una donna, sono pronta a misurarmi”. La sfida a Salvini è lanciata.