Sardine a Napoli, Mattia Santori contestato da precari e disoccupati. Lui se ne va | VIDEO
Momenti di tensione per Mattia Santori, il leader nazionale delle sardine è stato contestato da alcuni disoccupati, precari ed esponenti di Potere al Popolo per la sua vicinanza al Pd
Sardine a Napoli, Santori contestato da precari e disoccupati. Lui se ne va
Le Sardine registrano il primo vero flop per la manifestazione indetta a Napoli.
Circa 150 persone si sono riunite a piazza Dante, a pochi metri dal teatro Augusteo, dove quasi in contemporanea il leader della Lega, Matteo Salvini, ha incontrato i delegati campani del partito.
La scarsa partecipazione alla manifestazione risulta ancora più significativa se paragonata al successo che invece le Sardine avevano ottenuto lo scorso novembre sempre a Napoli.
Momenti di tensione per Mattia Santori, il leader nazionale delle sardine è stato contestato da alcuni disoccupati, precari ed esponenti di Potere al Popolo per la sua vicinanza al Pd espressa, a loro dire, anche attraverso l’assenza di una critica reale a tanti dei provvedimenti targati pd degli ultimi anni. Santori non ha risposto alle critiche preferendo andare via.
Il palco occupato simbolicamente dai disoccupati e dai lavoratori precari. “Come già successo in altre piazze, alcuni rappresentanti dei centri sociali più crudi e puri, hanno letteralmente occupato il palco” – ha affermato Santori.
Il video del Corriere della Sera:
Dopo il momento di difficoltà, Santori ha spiegato alle telecamere: “Non ho avuto uno scambio di idee perché non mi hanno lasciato parlare. Sono cose premeditate e non mi stupisce. Quelli con cui ho parlato io non sono sardine o comunque non hanno capito cosa vuol dire essere sardine”.
“Sono quelli che Salvini chiama sardine ma non lo sono. Dire che noi abbiamo sostenuto il Pd non è vero e non ha senso. Sappiamo che l’80% delle sardine sono deluse dal Pd e dal M5s. Noi non siamo la stampella del Pd e non siamo legati a Bonaccini vita natural durante. Penso che il Jobs Act abbia fatto dei danni e abbia portato anche dei risultati. Ma non sta a noi fare analisi, non è questo il nostro ruolo. Non sono intervenuto dal palco perché non era previsto. Ieri ho detto che sarei intervenuto solo per levarmi di torno i giornalisti”.
“C’è stato un grande lavoro – spiega – da parte delle sardine di Napoli per mettere insieme le tante istanze che ci sono tra lavoratori, sigle sindacali, centri sociali, diverse vertenze. È stato un lavoro certosino per cercare di non scontentare nessuno e qualcuno ha scavalcato questa organizzazione per occupare il palco, ma devo dire che hanno avuto l’effetto opposto perché i lavoratori che sono venuti qua a parlare della loro crisi aziendale sicuro non hanno apprezzato il gesto che questi hanno fatto perché hanno rovinato il messaggio”.
Secondo Santori, c’è qualcuno che ha voluto “strumentalizzare alcune questioni: Benetton, Erasmus, Minniti, Bonaccini” perché “gli fa comodo”.