Le Sardine tornano a Bologna a gennaio e possono ancora influenzare il voto delle Regionali
Il movimento torna in piazza pochi giorni prima delle urne. Le Sardine possono ancora spostare voti in Emilia e Calabria e sono sicuramente il nuovo elemento che pesa sulle sorti del governo PD-M5S
Le Sardine tornano a Bologna con due novità: l’annuncio per il 19 gennaio
Le Sardine hanno annunciato un nuovo incontro a Bologna per il prossimo 19 gennaio, esattamente una settimana prima delle elezioni regionali in Emilia Romagna. Il movimento antifascista che ha riempito più di 120 piazze in tutta Italia può ancora spostare il voto, dunque. E visto che queste regionali non sono solo un plebiscito territoriale, ma ormai terreno di scontro nazionale, le Sardine terranno appeso l’intero governo nella domenica prima del 26 gennaio 2020.
Bologna, luogo di nascita delle Sardine
Proprio a Bologna il movimento è nato lo scorso 14 novembre per contrastare il comizio di Matteo Salvini e la candidata leghista alle Elezioni in Emilia Romagna, Lucia Borgonzoni, al PalaDozza.
Nel post si parla di un “grande evento destinato a rimanere nella storia, dedicato all’Emilia Romagna, alla sua cultura e al suo saper coniugare benessere e solidarietà, dialogo e ascolto. La piazza sarà ancora una volta la nostra casa e il bello dello stare insieme vincerà sul sentirsi soli”.
Le Sardine a Bologna, le novità
L’evento delle Sardine a Bologna rappresenterà un salto di qualità rispetto i precedenti raduni, in quanto includerà l’installazione di un palco su cui si esibiranno artisti che verranno annunciati nei prossimi giorni.
L’altra grande novità? Per l’organizzazione dell’iniziativa, è stata lanciata anche una campagna di raccolta fondi per poter montare le strutture necessarie, ripulire la piazza, mettere tutto in sicurezza e documentare l’evento. Sarà possibile donare nella piattaforma per il crowfunding di Ginger una cifra indicativa di 20 euro (ma l’offerta è libera).
L’obiettivo è raggiungere quota 50mila euro che serviranno, si spiega nell’annuncio, ad allestire il palco, garantire un impianto audio e luci professionali, gestire la sicurezza, ripulire la piazza, coprire le spese accessorie, compreso gli audio e i video dalla piazza. Gli artisti parteciperanno a titolo gratuito.
L’iniziativa sarà dedicata “all’Emilia Romagna, alla sua cultura e al suo saper coniugare benessere e solidarietà, dialogo e ascolto”.
E così viene presentata nella pagina Facebook Seimila sardine: “Inizia un nuovo decennio e sta a noi decidere se riempirlo di bellezza e di energia umana. Siamo un altro modo di partecipare. Per questo abbiamo in cantiere uno spettacolo unico che farà bene agli occhi e alle orecchie, alle menti e alle coscienze. Un altro momento destinato a rimanere nella memoria collettiva. Ed è giusto che ce lo offriamo a vicenda. Perché ce lo meritiamo. Perché la Bellezza non è una merce di scambio, ma un bene prezioso che nasce e cresce dal basso”.
Perché le Sardine possono cambiare le sorti del governo
Lo scontro per le Regionali in Emilia è tra il candidato del Pd Bonaccini e la candidata del Carroccio Borgonzoni e, come già era stato per l’Umbria, si tratta di un termometro per il consenso nazionale.
Potrebbe da queste elezioni regionali dipendere la tenuta dell’esecutivo perché nel caso in cui vincesse la Lega, dopo la vittoria di Tesei in Umbria, sarebbe la seconda regione persa nel giro di poco tempo e Matteo Salvini avrebbe i dati alla mano per far cadere il governo giallo-rosso.
“L’anno che sta arrivando tra un anno passerà. Io mi sto preparando. È questa la novità”, cantava Lucio Dalla proprio tra i portici di Bologna. Le Sardine possono davvero ancora prepararsi e ribaltare la situazione? Lo vedremo il 19 e poi il 26 gennaio.