Sardegna, terminato lo scrutinio: per Todde 1.600 voti di vantaggio
Un distacco di circa 1600 voti, secondo i dati ufficiosi. Con la conclusione dello scrutinio delle 19 sezioni che non avevano completato in tempo lo spoglio delle schede delle regionali per le elezioni di domenica 25 febbraio in Sardegna, il divario tra Alessandra Todde e Paolo Truzzu si assottiglia ancora di più. Dopo 7 giorni riprende quindi il lavoro dei tribunali sardi che porterà, non prima di un’altra settimana, alla proclamazione ufficiale del nuovo governatore e dei 59 consiglieri eletti. Terminati gli scrutini, è cominciata la verifica dei verbali che sono arrivati dai seggi: si controllerà la regolarità dei documenti e delle operazioni svolte. Poi tutti i plichi confluiranno a Cagliari dove l’ufficio centrale elettorale presso la Corte d’Appello dovrà stilare il verbale definitivo e proclamare i 58 consiglieri, più il presidente e il secondo classificato.
Il distacco di 1600 voti sarebbe troppo ampio per pensare a un ribaltone: per un eventuale ricorso sarebbero state necessarie almeno 14 mila schede nulle e meno di 900 voti di distanza fra i due candidati. Nel centrodestra per ora nessuno si sbilancia: la coalizione aspetta l’ufficialità per valutare eventuali azioni. Sull’ipotesi di contestare i risultati si era espressa anche Giorgia Meloni. Durante il suo viaggio in Canada la premier aveva detto: “Aspettiamo il riconteggio, poi vediamo cosa fare, mi pare che si stia assottigliando lo scarto, le cose sono andate meno peggio di come sembrava”.
Comunque ci vorranno almeno altre due settimane prima che l’ufficio elettorale centrale della Corte d’appello di Cagliari riesca a proclamare presidente e consiglieri regionali eletti. I tempi sono in linea con quelli di cinque anni fa, quando l’ufficializzazione dei risultati elettorali arrivo’ il 20 marzo, mentre le elezioni si erano tenute il 24 febbraio.