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Sanzioni, Fdi gela Salvini: “La sua non sarà la linea di governo”. Marcia indietro del leader della Lega

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Sanzioni, Fdi gela Salvini: “La sua non sarà la linea di governo”. Marcia indietro del leader della Lega

“L’Italia non può essere l’anello debole della compattezza occidentale”. Così Fratelli d’Italia tenta di spegnere le polemiche accese da Matteo Salvini sull’efficacia delle sanzioni alla Russia, che avevano visto il segretario leghista contrapposto alla leader Giorgia Meloni.

“Le sanzioni stanno funzionando? No”, aveva detto ieri Salvini, dopo aver ribadito a più riprese che a guadagnare finora sarebbe chi è stato sanzionato, “mentre chi ha messo le sanzioni è in ginocchio”.

Una presa di posizione che ha attirato critiche dal Partito democratico, tramite il leader Enrico Letta (“Credo che Putin non l’avrebbe detta meglio”), ma ha accentuato tensioni anche all’interno della sua stessa coalizione, in cui Meloni aveva definito le sanzioni “lo strumento più efficace che ci sia” in risposta all’invasione dell’Ucraina.

“Decisioni come il sostegno all’Ucraina, l’invio di armi e le sanzioni, devono essere concordate con i partner occidentale, e l’Italia deve mantenere la compattezza dell’alleanza”, ha chiarito Fratelli d’Italia tramite Giovanbattista Fazzolari, responsabile del programma.

“Un governo con a capo Meloni non sarà il ventre molle dell’Occidente”, ha detto ad Adnkronos il senatore di FdI, affermando che le dichiarazioni di Salvini “non potranno essere una linea di governo”. “È inimmaginabile che un governo sulla questione Ucraina segua una linea diversa da quella dei partner occidentali”, ha aggiunto Fazzolari.

“C’è un programma scritto insieme, fa fede quello, non ci sono divisioni”, ha assicurato oggi Salvini, che ha smentito qualsiasi notizia di litigi con Giorgia Meloni. “La vedo tra dieci minuti, ci siamo sentito ieri, sorridendo perché alcuni giornali inventano litigi che non ci sono”, ha detto l’ex ministro dell’Interno a Rtl 102.5, ribadendo il posizionamento occidentale del nostro paese. “Rimarranno in vigore le sanzioni” per Mosca “noi per questo chiediamo lo scudo europeo”, ha detto Salvini, che ha continuato a battere il tasto sul ruolo dell’Europa nella crisi energetica.

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