Santanché, guai anche per Ki Group: la procura di Milano chiede il fallimento
Santanché, guai anche per Ki Group: la procura di Milano chiede il fallimento
Nuovi guai per Daniela Santanchè. La procura di Milano ha espresso parere negativo al piano di concordato semplificato proposto da Ki Group srl, chiedendo la liquidazione giudiziale del gruppo che comprende anche Ki Group Holding spa e Bioera spa, attive nel settore del biologico.
I pm di Milano avevano già chiesto in passato, senza successo, il fallimento di quattro società del gruppo Visibilia della ministra.
Adesso si sono uniti al parere negativo espresso da alcuni creditori sul piano di concordato presentato Ki Group Srl, gestita dall’ex compagno Giovanni Canio Mazzaro e partecipata al 5% da Immobiliare Dani Srl, una società a sua volta amministrata e posseduta al 95% dalla ministra del Turismo.
Il piano proposto da Ki Group lo scorso 12 maggio si basa sull’aiuto della controllante Bioera che, tra gli altri interventi, dovrebbe comprare i marchi di proprietà di Ki Group e rilevare la partecipazione in Verde Bio. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, Santanchè è stata consigliera di Bioera fino a settembre del 2021 assieme all’ex compagno Canio Mazzaro e ne ha posseduto il 14,9% attraverso la D1 Partecipazioni. Nelle prossime settimane il Tribunale fallimentare dovrà valutare se ordinare che la proposta sia comunicata ai creditori (ex dipendenti e fornitori) in vista dell’omologazione. Il tribunale dovrà valutare
A luglio la ministra aveva assicurato in Senato che Ki Group sarebbe stata salvata e che sarebbe stato pagato il Tfr ai dipendenti. “Il documento depositato dalla procura con richiesta di fallimento delle tre società rappresenta come le parole del ministro in Senato sul totale saldo dei creditori e degli stessi dipendenti ad oggi siano rimaste solo vane promesse: un esercizio sterile della lingua italiana”, ha dichiarato ora Davide Carbone, avvocato dei dipendenti che attendono ancora il pagamento del Tfr. “Di fatto il fallimento farà sì che i debiti verso i dipendenti verranno saldati dall’Inps e quindi dai cittadini italiani”, ha aggiunto.
Santanchè è già indagata dallo scorso novembre per falso in bilancio riguardo i conti di Visibilia Editore, relativi al periodo tra il 2016 e il 2020. La scorsa settimana i pm di Milano hanno appoggiato la richiesta di alcuni soci di Visibilia Editore di ottenere dal tribunale civile un’ispezione sui conti.