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Caso Sangiuliano, Boccia pubblica una telefonata e tre mail del MiC sulla sua nomina e sui biglietti per i viaggi col ministro

Maria Rosaria Boccia continua a pubblicare sui social documenti che mettono in imbarazzo il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Gli ultimi in ordine di tempo sono un file audio e alcuni screenshot dai quali si evince come la donna sia stata effettivamente in procinto di essere nominata consigliera del ministro e come fosse la struttura del Ministero (MiC) a organizzare i suoi viaggi al fianco di Sangiuliano.

Sul suo profilo Instagram Boccia rende pubblico uno stralcio di una telefonata fatta a un dirigente del MiC, Antonio Mazza, in cui si parla della sua nomina a “consigliera per i grandi eventi”. Mazza sembra essere al corrente della nomina, tanto che, prima che lei si presenti, chiede conferma: “Parlo con la dottoressa Boccia?”. La donna riferisce di aver già preso contatti con un componente della squadra alle dirette dipendenze del ministro, Alessandro Ferrari: “È arrivato il decreto, il ministro l’ha firmato”, dice. E Mazza conferma: “Sì sì”.

Boccia pubblica inoltre lo screenshot di una mail inviatale lo scorso 10 luglio da Ferrari con in copia Mazza: “Gentilissima dottoressa Boccia – si legge -, dando seguito a quanto anticipato per le vie previ poco fa, le allego i contatti miei e del mio collega per qualsiasi esigenza legata alla sua nomina quale consigliere del ministro per I grandi eventi”.

Diffondendo sui social questi documenti, Boccia – che tagga la premier Meloni – punta a smontare la tesi sostenuta nei giorni scorsi dal Ministero, secondo cui non solo la donna non era mai stata nominata consigliera, ma al MiC nessuno la conosceva.

La 41enne di Pompei, finita da una settimana al centro delle cronache politiche, pubblica inoltre su Instagram lo screeenshot di una mail della responsabile della segreteria del ministro, Narda Frisoni, in cui le vengono inviate le carte di imbarco sua, del ministro e di una terza persona per un non meglio precisato viaggio.

E a seguire ecco un’altra mail della stessa Frisoni che contiene il programma, con gli orari, per la cerimonia di consegna delle chiavi della Città di Pompei, avvenuta lo scorso 23 luglio alla presenza di Sangiuliano.

Con queste mail Boccia vuole chiaramente dimostrare, come aveva già sostenuto, che i viaggi in cui affiancava il ministro in giro per l’Italia erano organizzati dal Ministero. Ieri – nella lettera inviata al quotidiano La Stampa con cui ha rotto il suo silenzio sulla vicenda – Sangiuliano aveva assicurato che dal MiC non sono mai stati spesi né stanziati soldi pubblici per coprire spese sostenute da Boccia. La donna, però, sempre sui social, aveva replicato che che lei non ha mai pagato nulla e che le era “sempre stato detto che il Ministero rimborsava le spese dei consiglieri, tant’è che tutti i viaggi sono sempre stati organizzati dal capo segreteria del ministro”.

Nel pomeriggio di ieri Sangiuliano è stato convocato a Palazzo Chigi da Meloni per fornire ulteriori chiarimenti sulla vicenda, dopo che il giorno prima la premier – durante un’intervista tv su Rete 4 – si era esposta affermando che “neanche un euro degli italiani e dei soldi pubblici è stato speso per questa persona”.

Intanto, la giornalista del Fatto Quotidiano Selvaggia Lucarelli ha trovato sui social dei vecchi video girati da Boccia all’interno di Montecitorio con degli occhiali con telecamera e microfono incorporati. “Nulla di illegale”, si difende Boccia oggi su Instagram.

Il caso Sangiuliano-Boccia: la ricostruzione
Maria Rosaria Boccia è al centro delle cronache politiche dallo scorso 26 agosto, quando ha comunicato sui social di essere stata nominata da Sangiuliano “Consigliere del ministro per i Grandi Eventi”, nomina che però dal Ministero è stata categoricamente smentita.

Il 3 settembre il ministro ha rotto il suo silenzio sulla vicenda con una una lettera inviata al quotidiano La Stampa in cui ha spiegato di aver conosciuto Boccia lo scorso maggio e di aver deciso di nominarla consigliera. Poi però il suo Gabinetto avrebbe espresso “perplessità” per il rischio di “conflitti d’interesse”: di conseguenza la nomina non sarebbe stata formalizzata. Sangiuliano sostiene che l’incarico era gratuito e che il Ministero mai ha speso soldi pubblici per i viaggi della donna.

Boccia sostiene però di non aver mai pagato nulla e che le era “sempre stato detto che il Ministero rimborsava le spese dei consiglieri, tant’è che tutti i viaggi sono sempre stati organizzati dal capo segreteria del ministro”.

Quarantuno anni, nata a Pompei, laureata in Economia all’università telematica Pegaso nel 2023, la donna si dichiara presidente della “Fashion Week Milano Moda”, ma la Camera Nazionale della Moda Italiana, titolare esclusiva del marchio “Milano Fashion Week”, ha precisato di non aver nessun rapporto con lei.

Come documentano diverse fotografie, Boccia ha affiancato Sangiuliano in molte missioni negli ultimi mesi: i due sono stati insieme a Pompei, a Rimini, alla Pinacoteca di Brera, al Festival di Taormina, a Sanremo e alla Camera dei deputati. Ma il Capo ufficio stampa di Sangiuliano l’ha definita una che “cerca di accreditarsi” e ha negato di conoscerla.

Ci si chiede quindi a quale titolo Boccia accompagnasse il ministro e chi ha pagato le spese dei suoi viaggi. Ma non solo: sembra che la donna abbia avuto accesso a documenti riservati relativi all’organizzazione del G7 Cultura in programma tra Napoli e Pompei dal 19 al 21 settembre.

Nei giorni scorsi Dagospia ha pubblicato una lettera inviata il 5 giugno scorso dal direttore del Parco archeologico di Pompei in cui sono contenute informazioni riservate sugli spostamenti dei ministri al G7: Boccia era in copia alla mail.

Pd, M5S e Italia Viva hanno presentato interrogazioni al ministro Sangiuliano chiedendogli di fare chiarezza. Sono diverse le domande senza risposta che aleggiano sulla vicenda. Chi ha pagato i viaggi di Boccia? A quale titolo era stata nominata consigliera del ministro? Perché la nomina non è stata formalizzata? Perché Boccia era in cc in mail contenenti informazioni delicate sul G7 Cultura?

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