“Salvini ha violato il silenzio elettorale”: ora la Corte Costituzionale chiede di riscrivere le regole
Il divieto di fare campagna elettorale a ridosso delle elezioni “c’è” e “il principio che difende è sempre valido”. L’unica cosa “è che nel caso di violazioni via social non si possono applicare le sanzioni perché, quando la legge è stata scritta i social non esistevano”.
Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale, commenta a Tgcom24 la raffica di post pubblicati su Facebook da Matteo Salvini durante il turno elettorale per le Regionali in Sardegna, e che hanno indotto diversi esponenti politici dell’opposizione a parlare di violazione del silenzio elettorale.
“Il principio sancito dalla legge continua a valere ed è quello che prevede il silenzio perché l’elettore abbia un momento di pausa e non sia sommerso fin sulla soglia della cabina elettorale da messaggi che possono diventare pressioni che possono levargli la libertà” spiega Flick.
“Un principio e una legge che devono essere quindi rispettate, a maggior ragione da chi istituzionalmente è preposto a garantire la regolarità delle operazioni di voto, il ministro dell’Interno”.
Quindi “se il ministro dell’Interno ha violato quella legge ha una doppia responsabilità”.
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Tuttavia, aggiunge il presidente emerito della Consulta, “non si può estendere la legge per analogia e, quindi, non possono esserci sanzioni per chi non rispetta il silenzio elettorale sui social. In questo senso la legge andrebbe adeguata ai tempi”.
Flick sottolinea inoltre che “l’Autorità delle comunicazioni, nel predisporre le linee guida per le elezioni politiche del 2018, ha ricordato questo divieto e ha detto che sarebbe auspicabile che anche sulle piattaforme in questi due giorni fosse evitata ogni forma di propaganda da parte dei soggetti politici”.
Fin dalle prime ore del mattino Matteo Salvini ha inondato Facebook di post per invitare i fan del ministro a votare Lega.
Così, evidentemente preoccupato per l’esito, Luigi Di Maio è intervenuto sul social usando però un tono più attento al rispetto delle norme.
Intorno alle 12, non appena pubblicati i dati dell’affluenza, il ministro ha postato: “Buon voto a tutti i sardi! Oggi deciderete chi deve governare la regione, ma sono contento che l’affluenza sia in aumento rispetto al 2014. Andate a votare! Così si vince tutti!”.