Salvini: “Studio segreto sugli effetti del Covid, il governo chiarisca”. La replica di Speranza: “Così divide l’Italia”
Il ministro della Salute: "Salvini è un leader piccolo che mette dinanzi gli interessi di parte rispetto a quelli del Paese. Ho avuto quello studio da delegato Lombardia"
Il leader della della Lega, Matteo Salvini, chiede al governo di fare chiarezza sullo “studio segreto” che, all’inizio del 2020, prevedeva “elementi allarmanti” sulle conseguenze del Covid nel nostro paese e che non è stato diffuso dal premier Giuseppe Conte. “A Palazzo Chigi avevano elementi allarmanti sulle conseguenze del Covid nel nostro Paese, ma il presidente del Consiglio si è preso l’enorme responsabilità di non condividere ufficialmente le informazioni nemmeno con i presidenti di Regione”, scrive Salvini in una lettera pubblicata oggi sul Corriere della Sera.
“Uno studio”, attacca il leader leghista, “confermato pubblicamente da un dirigente del ministero della Salute il 21 aprile scorso e che risale alle prime settimane del 2020, mentre altri verbali desecretati fanno emergere ulteriori dettagli inquietanti sulla gestione dell’emergenza”. “Pochi giorni dopo”, prosegue il segretario del Carroccio, “il governo ha regalato 18 tonnellate di camici e mascherine alla Cina — con tanto di comunicato stampa entusiasta della Farnesina — e il 21 febbraio il premier assicurava ‘tutto è sotto controllo’. Sappiamo com’è finita: drammatiche carenze di guanti, camici, mascherine e respiratori che in fase di emergenza era compito del governo centrale reperire, non delle singole Regioni”.
Salvini contesta a Conte e al governo di non aver “proferito parola sullo studio segreto” e scrive: “Silenzio assoluto. Unica eccezione, Roberto Speranza che si era affrettato a smentire parlando di ‘travisamento giornalistico’, nonostante la notizia fosse stata confermata da un dirigente del suo stesso dicastero. Più passa il tempo e più emergono dettagli inquietanti sull’azione del governo”.
Il leader della Lega fa inoltre riferimento agli ultimi verbali desecretati del Comitato tecnico scientifico che, sostiene, “svelano una serie di errori e raccontano i furibondi litigi tra gli esperti e il commissario Domenico Arcuri, che nonostante i troppi ritardi e svarioni è stato scelto per affrontare il tema della riapertura delle scuole affiancando un ministro palesemente inadeguato come Lucia Azzolina”.
Il governo “non può più tacere – scrive Salvini – chiederemo di riferire in Parlamento. Visto che l’esecutivo aveva uno studio riservato sugli effetti del virus, perché non ha condiviso l’informazione con altri interlocutori istituzionali? Perché non ha reperito subito mascherine, camici e respiratori, ma anzi ne ha spedite tonnellate in Cina? Perché ha ignorato i suggerimenti del Cts sulle zone rosse? Perché, il 21 febbraio, il premier dichiarava ‘è tutto sotto controllo’?”. “Ora le priorità sono il lavoro, l’economia, la scuola, la difesa dei confini”, conclude Salvini, “ma c’è anche una richiesta di verità e trasparenza che ha bisogno di risposte”.
La risposta del ministro Speranza
“La lettera di Salvini è sbagliata perché divide l’Italia e dà l’idea di un leader piccolo che mette dinanzi gli interessi di parte rispetto a quelli del Paese”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza alla festa de Il Fatto Quotidiano commentando la lettera di Matteo Salvini . “Questo studio – ha poi spiegato Speranza – a me è stato presentato dal delegato delle Regioni. La persona che me l’ha presentato è stato un esponente della Lombardia. Io gli dico grazie perché quello studio ci è servito. Lo dico con serenità: la posta in gioco è così alta che non possiamo metterci a fare giochetti sullo scarico di responsabilità”, ha aggiunto il ministro.
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