Salvini critica chi sfrutta il Vangelo per attaccarlo e subito dopo bacia il crocifisso
Il leader della Lega ha attaccato chi lo ha contestato, perché a suo dire colpevole di aver sfruttato la religione a fini politici, salvo poi farsi immortalare dai fotografi mentre bacia un crocifisso
Salvini critica chi sfrutta i simboli religiosi e subito dopo bacia il crocifisso
Matteo Salvini ha condannato su Twitter un gruppo di persone colpevoli, a suo parere, di sfruttare i simboli religiosi solamente per criticarlo, salvo poi postare un altro tweet in cui è ritratto mentre bacia un crocifisso.
La curiosa vicenda è avvenuta durante la giornata di giovedì 12 dicembre, quando il leader della Lega si è recato in Calabria per la campagna elettorale in vista delle elezioni regionali, che si terranno a gennaio.
Qui, Salvini ha trovato un gruppo di contestatori. Uno di questi gli ha urlato: “Da cristiano ti porti sulla coscienza i morti nel Mediterraneo”.
Salvini ha commentato queste frasi sul suo profilo Twitter scrivendo: “I “Kompagni” a Vibo Valentia invocano il Vangelo per giustificare l’apertura dei porti… mi fate schifo!”
I “Kompagni” a Vibo Valentia invocano il Vangelo per giustificare l’apertura dei porti… mi fate schifo!
Il 26 gennaio, nonostante le minacce e gli insulti della sinistra, vinceremo per i calabresi.#26gennaiovotoLega pic.twitter.com/7EnKN03m7d— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 12 dicembre 2019
Neanche venti minuti dopo questo tweet, ne è apparso un altro in cui il leader della Lega è immortalato mentre, dopo essersi messo in posa per i fotografi, mostra e successivamente bacia un crocifisso.
Viva il Presepe, viva il Natale e viva le nostre tradizioni. #vivailNatale pic.twitter.com/mlYefmc97I
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 12 dicembre 2019
L’incongruenza tra i due tweet non è passata inosservata a molti utenti, che hanno criticato il leader della Lega per la sua incoerenza e soprattutto per la sua volontà di arrogarsi il diritto esclusivo dell’utilizzo dei simboli religiosi a seconda della convenienza, specialmente quella elettorale e propagandistica.