Salvini rivendica il merito per il calo degli sbarchi nel 2019: “Il governo pensa che gli italiani siano scemi”
Salvini rivendica il calo degli sbarchi
Matteo Salvini rivendica il merito per il calo degli sbarchi nel 2019. “È ufficiale: il governo non solo perde penosamente pezzi, ma pensa che gli italiani siano scemi, visto che vanta come proprio successo il dimezzamento degli sbarchi nel 2019 rispetto all’anno precedente”, scrive il leader della Lega commentando i dati diffusi negli ultimi giorni.
“Peccato – aggiunge Salvini – che il calo si riferisca agli 8 mesi in cui io ero ministro, mentre nei successivi 4 mesi si sono avuti solo aumenti. Ma si può?!?”.
Salvini contesta i dati del Viminale
Per il ministero dell’Interno gli arrivi sarebbero passati da 23.210 del 2018 a 11.439 nel 2019. I dati del Viminale, che saranno resi noti a Capodanno, vedono il 50,72 per cento in meno di sbarchi rispetto al 2018, quando ne sbarcarono 23.210.
Secondo Il Giornale, invece, questi numeri si riferiscono al periodo dal 1 gennaio 2019 al 24 dicembre 2019 comparati con i dati riferiti allo stesso periodo degli anni 2017 (-90,38 per cento) e 2018 (-50,72 per cento).
Il quotidiano di Sallusti spiega che da giugno ad agosto, mesi considerati più caldi sul fronte migratorio per via delle condizioni meteo più favorevoli, sono stati registrati 3.574 migranti sbarcati, a fronte dei 6.647 approdati nello stesso periodo del 2018. “Da questo mese di settembre, quando si è insediato il governo Conte bis, fino al 15 dicembre, invece, sono arrivati 5.962 migranti, a fronte dei 3.293 dello stesso periodo dell’anno scorso. Insomma, quella giallo-rossa è una vera presa in giro”, si legge su Il Giornale.
Gli sbarchi però sono davvero diminuiti, come si vede anche dal grafico dei dati ufficiali del Viminale.