Crisi di governo, Nicola Morra a Salvini: “Il rosario in Calabria è un messaggio in codice alla ‘ndrangheta”
Il senatore M5S è intervenuto in Senato sul tema dei simboli religiosi usati da Salvini per scopri politici
Morra rimprovera Salvini di usare il rosario: messaggio mafioso
Oggi Giuseppe Conte ha incontrato i senatori della diciottesima legislatura per annunciare la volontà di presentare le dimissioni dalla carica di premier in seguito alla crisi di governo aperta dal ministro dell’Interno Matteo Salvini.
In un lungo discorso pronunciato in Senato, Conte ha duramente attaccato l’operato del viceministro e leader del Carroccio e il comportamento populista adottato durante i 14 mesi di governo giallo verde.
Tra i vari passaggi, il premier dimissionario ha anche attaccato Matteo Salvini sull’utilizzo spropositato di simboli per fini politici.
“Questa verità non te l’ho mai riferita: chi ha compiti di responsabilità dovrebbe evitare di accostare agli slogan politici i simboli religiosi”, ha detto Conte rivolgendosi a Salvini.
Sull’uso che Salvini fa dei simboli religiosi si è pronunciato anche il senatore calabrese Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia, che si è soffermato in particolare sul rosario mostrato dal leader leghista a Isola Capo Rizzuto a Crotone e a Soverato: “Ostentare il rosario e votarsi alla Madonna in terra di Calabria, dove c’è il santuario della Madonna di Polsi al quale la ‘ndrangheta è legata, significa inviare messaggi in codice che uomini di Stato, soprattutto ministri dell’Interno devono ben guardarsi dal mandare”.
Poi Morra ha aggiunto: “Sicuramente è stato per ignoranza, quindi: Padre perdonalo perché non sapeva quello che faceva”.