Cosa ha detto Salvini a Otto e Mezzo sui migranti e sullo scontro con Macron
Il ministro dell'Interno ha risposto al presidente francese ricordandogli gli impegni non mantenuti con l'Italia e la sua decisione di chiudere i porti
Martedì 12 giugno il ministro dell’Interno Matteo Salvini è stato ospite su La7 alla trasmissione Otto e Mezzo, condotta da Lilli Gruber.
Poche ore prima si era consumato un duro scontro con la Francia e il suo presidente Emmanuel Macron, che aveva definito “cinica e irresponsabile” la scelta di chiudere i porti per impedire l’attracco della nave Aquarius, con a bordo 629 migranti.
Salvini, ai microfoni di La7, ha risposto così a Macron: “La Francia ospita meno della metà dei richiedenti asilo che ospitiamo noi e spende 10 euro in meno a testa di quanto spende l’Italia. Il presidente francese ci dà lezioni, ma gli ho detto che non mi sembra garbato dire vomitevole al popolo italiano. Anche perché Macron l’anno scorso ha chiuso i porti”.
“La Francia – ha detto ancora il vicepremier – ha preso finora dall’Italia 640 immigrati, ma si era impegnata a prenderne 9610. Al presidente francese dico: ‘Emmanuel, se hai il cuore così d’oro come dici, domani ti daremo le generalità di 9mila migranti che ti eri impegnato a prendere’. Visto che ci danno lezioni, i francesi si prendano questa lezione”.
Il leader della Lega è tornato anche sulla questione più generale delle Ong e del ruolo dell’Europa nella gestione dei fenomeni migratori: “Ci vuole solidarietà europea, le navi non possono arrivare tutte in Italia. Di navi Ong non ce n’è una con bandiera italiana, sono tutte straniere. Non si capisce in base a che cosa debbano arrivare tutte in Italia”.
“E poi quella che c’è adesso al largo della Libia è di una Ong tedesca con bandiera olandese. Se l’Europa esiste, ci faccia il piacere di darci una mano. Se l’Europa esiste deve dimostrarlo in questi minuti”.
“Cinque miliardi spesi dall’Italia per l’accoglienza sono troppi. Sono sicuro che le cooperative che si occupano di accoglienza accoglieranno lo stesso le persone anche se prenderanno 5 o 10 euro in meno a testa”.
Salvini ha parlato anche delle nomine Rai e ha attaccato i telegiornali della tv di stato, colpevoli a suo parere di fare spesso disinformazione: “Alcuni telegiornali della Rai sembrano quelli degli anni ’20 e ’30. Dico da giornalista che in queste settimane sto vedendo un’opera di disinformazione senza precedenti nella storia d’Italia”.
“Sulle nomine faremo scelte equilibrate e intelligenti, a differenza di chi ci ha preceduto”.