“Date un Nobel per la pace a Matteo Salvini”: la proposta che fa discutere
Alla base dell'idea c'è l'approvazione per le decisioni del vicepremier sul tema immigrazione
“Date un Nobel a Matteo Salvini, sta riportando la pace in Italia”. Si conclude così un editoriale, forse provocatorio, scritto da Andrea Lorusso su Affaritaliani. “A gennaio 2019 ci sono stati 155 sbarchi, nello stesso mese dello scorso anno il contatore segnava oltre 3mila arrivi. Che la cura dimagrante di clandestinità abbia sortito i suoi effetti, è sotto gli occhi di tutti. Basterebbe questo per dare a Salvini la medaglia come miglior Ministro dell’Interno degli ultimi 30 anni”.
Lorusso, dunque, difende l’operato del vicepremier in tema di immigrazione e la sua “battaglia” contro le Organizzazioni non governative. E proprio di recente, per le scelte del vicepremier sul caso Diciotti, il Tribunale dei ministri di Catania ha chiesto al Senato l’autorizzazione a procedere.
“È ormai più che evidente l’impossibilità di resistere fisicamente in imbarcazioni deprecabili, con scarso cibo e carburante fino alle coste italiane. Così questo è un sistema comodo in cui le Ong fanno da surroga agli scafisti, che organizzano (lautamente pagati) viaggi della speranza in realtà sul filo della morte dopo poche miglia di navigazione”, aggiunge il giornalista.
Lorusso dice: “Le Organizzazioni non governative li pescano quasi immediatamente, avvisati dagli stessi malavitosi che vendono i ticket per l’Europa. Poi volutamente ignorano tutti i codici e i trattati, ignorano le coste più vicine e sicure per l’attracco, venendo guarda caso in Italia”.
Da qui l’approvazione per le decisioni prese dal segretario del Carroccio. “Il nostro Paese ha subito una pressione enorme, siamo stati beffeggiati e nessuno, prima di Matteo Salvini, aveva alzato la testa. Il leader della Lega è il più umano, quello che ha mandato in fallimento il marciume dell’accoglienza, che vedeva una filiera d’incasso a scapito della sicurezza, delle tasche, dell’igiene, dei cittadini italiani”.
“Le cooperative non erano mica sammaritane, con 35 euro al giorno per migrante si garantivano fatturati stellari, hotel e casolari riconvertiti in Centri d’accoglienza in cui stipare in massa, come bestie, quest’uomini. Senza lavoro, senza lingua, senza denaro, senza controlli, aizzati come galli da combattimento a delinquere, spacciare e prostituirsi”, commenta il giornalista.
È giusto, secondo quanto scritto da Lorusso sulla testata, rallentare il fenomeno. “Meno sbarchi significa anzitutto meno morti in mare, poi meno schiavi in terra, meno tensione sociale nei quartieri, meno spreco di denaro, meno business della droga, delle armi e delle donne su strada. Significa anche più dignità sul posto di lavoro, perché uno straniero regolare o un cittadino italiano deve essere pagato adeguatamente per qualsiasi mestiere”.
Le reazioni sui social
“#Nobel per la pace a #Salvini? Se siamo arrivati a questo punto, inserirei pure la candidatura postuma di Erode il Grande, Attila, e Ivan il terribile” si legge su Twitter dopo il lancio della proposta. “#MimmoLucano candidato a Nobel per la pace. #Salvini al massimo può essere candidato all’Oscar per i migliori costumi. #Riace #Nobel” scrive un altro utente.
E ancora: “#Salvini #Nobel per la pace suona come ‘Paperino astronauta’”. “Premio Nobel per la pace a #Salvini ? Ma mi faccia il piacere. #facciamorete” appare tra i commenti sui social.