Salvini rilancia dopo lo stop in Cdm: “Decreto sicurezza bis limato, sono pronto”
Salvini news | Dopo lo scontro in Consiglio dei ministri sul decreto sicurezza-bis di lunedì 20 maggio, sul quale il premier Giuseppe Conte avrebbe fatto pesare i dubbi del Colle in merito alle misure riguardanti migranti e sicurezza urbana, il ministro dell’Interno Matteo Salvini rilancia e annuncia di aver modificato il testo, così da riuscire a vararlo entro le Europee: “Sono 17 articoli, limati ieri notte – ha dichiarato il vicepremier – Il decreto è pronto, io sono pronto”.
L’impianto originale della misura entrata in Cdm prevede una sanzione fino a 50mila euro da comminare a comandante, armatore e proprietario della nave, e la possibilità di confiscare l’imbarcazione, nel caso questa trasportasse più di 100 persone.
Salvini news | Modifiche Decreto sicurezza bis
L’articolo 2 del provvedimento apporta invece alcune sostanziali modifiche al codice della navigazione, con l’attribuzione al ministro dell’Interno del potere di “limitare o vietare il transito e la sosta di navi mercantili o unità da diporto o di pesca nel mare territoriale per motivi di ordine e sicurezza pubblica e comunque in caso di violazione”, prima in capo al ministero delle Infrastrutture. (Qui un approfondimento sul decreto sicurezza bis)
Ma è l’articolo 3 quello rivelatore del nervosismo sull’operato della procura di Agrigento, guidata dal procuratore Luigi Patronaggio. Il testo del provvedimento prevede infatti un accentramento di competenze in capo alle procure distrettuali e quindi quelle di Palermo e Catania (guidata da Carmelo Zuccaro).
Dopo la fumata nera e le tensioni, Matteo Salvini critica anche la possibilità di varare il provvedimento dopo le europee, come proposto da Conte, premendo per una soluzione entro il 26 maggio.
Sulla questione è intervenuto anche l’altro vicepremier, Luigi Di Maio, che intervistato al forum Ansa ha dichiarato: “Sul decreto sicurezza ci sono dubbi del Quirinale, penso che con le interlocuzioni si possano risolvere i dubbi e andare avanti. Dopo che la Lega ha aperto lo scontro con il Papa, con il segretario della Cei, adesso ci manca solo lo scontro con il presidente della Repubblica e abbiamo fatto la collezione”.