La scritta contro Salvini che fa infuriare Lodo Guenzi: “Mi fa schifo, se fra una settimana è ancora lì la cancello io”
“Questa scritta mi fa schifo. È davanti a casa mia e ogni mattina spero di trovarla cancellata”. Comincia così il lungo post su Instagram di Lodo Guenzi, il frontman bolognese de Lo Stato Sociale, riferendosi a una tag che recita: “Salvini muori”.
Lodo Guenzi, la cui produzione artistica e musicale è senz’altro molto lontana dallo spirito della destra salviniana, non sopporta di svegliarsi ogni mattina e vedere quell’insulto, che lui paragona a un escremento (lui però dice m***a) che ammorba l’aria di tutti, leghisti e non, elettori del Pd e non.
Il post di Lodo Guenzi è l’esatto contrario della meschinità, dell’ignoranza, della propaganda politica e dell’ideologia. Il fascismo, si legge fra le righe scritte dal cantante, non è un orientamento politico, ma una miseria spirituale e culturale che è si riflette direttamente nell’impoverimento della lingua parlata.
Ecco cos’ha scritto il 33enne bolognese.
“Questa scritta mi fa schifo. È davanti a casa mia e ogni mattina spero di trovarla cancellata. Ci penso spesso al perché mi fa tanto incazzare”.
“Al di là della miseria della frase, ricevere questo tipo di merda fa parte della vita di un uomo pubblico, in fondo se succede a me figuriamoci a lui. Eppure io questa scritta non la sopporto”.
Continua Lodo Guenzi: “Dovremmo lasciare ad altri queste cazzate, le minacce di morte alle famiglie sinti a cui consegnano la casa popolare, gli ‘spero che i negri ti stuprino troia’ a Carola Rackete, i ‘bruciamo i rom’. Lasciamo ad altri questo schifo e scegliamo l’intelligenza, il paradosso, l’ironia, il gioco, la poesia e la passione.
“Anche nello scontro, soprattutto nello scontro. Perché frasi come queste sono merda fascista, e non fanno che costruire una società fascista”.
“Non so quando abbiamo cominciato ad arrenderci a questo squallore, ma risponde alla m***a con la m***a farà sempre e solo vincere la m***a. Chi parla male pensa male. Chi pensa male agisce male”.
E conclude: “Fra una settimana se è ancora lì la cancello io. Riprendiamoci le parole, lasciamo ad altri la m***a”.