Salvini minaccia la querela a Di Maio: “Se continua a parlare di mercato delle vacche, sarò costretto”
Il leader della Lega interviene sulla polemica per il passaggio di tre senatori M5s al suo partito: "Nessuna promessa per i nuovi arrivati"
Salvini minaccia querela a Di Maio per i tre senatori M5s passati alla Lega
Dopo il passaggio di tre senatori del M5s (Francesco Urraro, Ugo Grassi e Stefano Lucidi) alla Lega, Matteo Salvini torna a commentare le dure parole di Luigi Di Maio nei suoi confronti e minaccia addirittura la querela.
“Se qualcuno andrà avanti a parlare di soldi, di mercato delle vacche, di un tanto al chilo, sarò a costretto a querelare”, ha dichiarato oggi il leader della Lega durante il suo viaggio a Napoli, dove si è recato in visita agli agenti del carcere di Poggioreale.
“Di solito – ha continuato Salvini – i parlamentari lasciano l’opposizione per andare in maggioranza. I senatori hanno lasciato la maggioranza per andare all’opposizione perché non ne potevano più dei Bonafede, Conte e Di Maio. E lo hanno fatto senza che nessuno abbia promesso loro niente per il futuro”.
Le accuse di Di Maio di ieri
Il segretario leghista ha dunque così risposto alla polemica a distanza con il suo ex alleato di governo Di Maio, che ieri – giovedì 12 dicembre 2019 – commentando i cambi di casacca a Palazzo Madama aveva detto: “Se queste persone sentono il bisogno di continuare la loro carriera politica in un altro partito perché pensano che con il M5s non avranno abbastanza potere, o abbastanza possibilità di gestire il loro ruolo in maniera individualistica, allora passino alla Lega ma non raccontino balle ai cittadini”.
“Dicano – ha continuato il leader pentastellato – che il tema non è il Mes, ma che gli hanno promesso qualcosa alle elezioni regionali, un seggio alle elezioni nazionali. Dicano quanto costa al chilo un senatore per la Lega. Perché il mercato delle vacche a cui stiamo assistendo è la solita dinamica dei voltagabbana degli ultimi 20 o 30 anni e che noi, come M5S, abbiamo sempre combattuto”.