Dietrofront di Salvini sul Coronavirus: la foto della cena a base di cibo cinese
Dal Parmigiano Reggiano Dop ai ravioli al vapore, riso cantonese e involtini primavera: il cambio repentino di opinione sul Coronavirus di Salvini non sembra convincere nemmeno i suoi più stretti seguaci che sotto la foto Facebook lanciano critiche al loro Capitano
Dal Parmigiano DOP al cibo cinese: la giravolta di Salvini sul made in Italy e sul Coronavirus
Dal Parmigiano Reggiano Dop ai ravioli al vapore, riso cantonese e involtini primavera. Così Matteo Salvini mostra al pubblico di essersi ricreduto sul Coronavirus, e con grande “coraggio” si appresta a mangiare una cena a base di cibo cinese take away. Dal rigoroso Made in Italy gastronomico e sovranista all’apertura verso la cucina asiatica; questo è il “dietrofront propagandistico” del leader della Lega.
Il cambio repentino di opinione sul Coronavirus di Salvini non sembra convincere nemmeno i suoi più stretti seguaci che sotto la foto Facebook lanciano critiche al loro Capitano: “C’è qualcosa che non quadra, c’è un emergenza in atto di un virus proveniente dalla Cina, e tu pubblichi cibo cinese?!! Ma non eri tu a difendere il mady in italy”, scrive un utente.
“Ma no daiii… la cucina italiana è la migliore al mondo, fare pubblicità alla cucina cinese non è da te”, aggiunge un altro. “Ma anche no Matteo!!! Spaghetti al pomodoro forever!”, è il consiglio di un suo seguace.
L’ex ministro dell’Interno si è quindi rimangiato le parole che aveva pronunciato nei giorni scorsi sul Coronavirus. Salvini aveva infatti criticato le contromisure adottate dal governo Conte per fronteggiare l’emergenza del virus cinese, esortando i cittadini a mangiare solo italiano.
Dopo la riunione al consiglio federale del vecchio Carroccio del 31 gennaio, Salvini aveva dichiarato ai giornalisti: “Se mangerei ‘cinese’ stasera? Fortunatamente ceno con mio figlio a casa. Domani? Sarò a Vignola e si mangia emiliano. Dopodomani sarò a Firenze e si mangia toscano”.
Nella stessa giornata Salvini ha criticato i presunti mancati controlli che avrebbero consentito ai due turisti cinesi infettati dal Coronavirus (ora ricoverati e in quarantena allo Spallanzani di Roma) di arrivare in Italia: “Fatemi capire. I primi due casi di Coronavirus in Italia sarebbero sbarcati tranquilli a Malpensa il 23 gennaio e, senza alcun controllo, avrebbero girato per giorni mezza Italia, fino ad arrivare in un albergo nel pieno centro di Roma. […] Il governo verifichi ogni singolo ingresso via aerea, via terra e via mare”, ha detto il leader della Lega.