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Home » Politica

Salvini attacca Di Battista: “Chiacchierone a pagamento”

Immagine di copertina
Alessandro Di Battista e Matteo Salvini

Salvini contro Di Battista | Lega | M5s

Salvini contro Di Battista  – “Ci sono tanti parlamentari e ministri dei 5 Stelle che lavorano, io preferisco parlare con loro, non con i chiacchieroni tropicali a pagamento”.

È la durissima risposta del ministro dell’interno Matteo Salvini alle critiche che gli aveva rivolto Alessandro Di Battista. “È strano – ha aggiunto il leader della Lega – che ci sia qualcuno che è alleato e che passa il suo tempo a insultarmi. Non guardò la tv e men che meno Di Battista, quello che dice è l’ultima delle mie preoccupazioni”.

Negli ultimi giorni Di Battista aveva lanciato numerosi attacchi al vicepremier. Lo scorso 14 giugno, in un post su Facebook, Dibba aveva definito Salvini “peggio di Soros“.

Salvini contro Di Battista | Gli attacchi di Dibba

“Il ‘Kapitano’ Matteo Salv(Boldr)ini, vota con Pd e Sinistra e regala altri 3 milioni di euro a Radio Radicale”, aveva scritto l’ex deputato M5S. “Immagino la contentezza delle piccole e medie imprese venete o lombarde di fronte ad una notizia del genere. Salvini come Soros dice qualcuno. Magari, almeno Soros finanzia i radicali con quattrini suoi, Salvini fa pagare lo Stato italiano.Prima gli italiani? Sì, a mettere soldi loro in una radio privata di partito!”.

Nel suo nuovo libro appena pubblicato con il Fatto Quotidiano,  Di Battista aveva rincarato la dose, attaccando il M5s e accusandolo di subalternità a Salvini.

“Paura di sembrare politicamente scorretti, una volta diventati Istituzione, paura di attaccare la Lega, paura di prendere posizioni scomode in ambito internazionale e sull’Europa”, scrive Di Battista nel libro, per poi attaccare direttamente il ministro dell’Interno: “Abbiamo perso perché ci siamo trasformati in burocrati rinchiusi 18 ore al giorno nei ministeri. Mentre Salvini al ministero non ci stava quasi mai”.

Salvini contro Di Battista | Di Maio e la leadership M5s

Di Battista è dato in pole position per la successione di Luigi Di Maio alla guida del Movimento Cinque Stelle, specie se si dovesse tornare alle urne a breve.

Ma con Dibba alla guida, future alleanze tra Lega e pentastellati sembrano piuttosto complesse da poter stringere.

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