Salvini continua a chiamare Greta “la bambina di Bibbiano”, ma sui social viene inondato di critiche anche dai suoi fan
Intervenuto in una trasmissione televisiva, l'ex ministro dell'Interno è tornato a parlare della piccola protagonista sul palco di Pontida, ma questa volta i suoi sostenitori non hanno gradito
Salvini insiste e continua a chiamare Greta “la bambina di Bibbiano”
Nonostante le smentite, Matteo Salvini continua a chiamare Greta, la piccola portata sul palco di Pontida dal leader della Lega perché, a suo dire, al centro di un’inchiesta sugli affidi illeciti di minori, come “la bambina di Bibbiano”.
L’ex ministro dell’Interno, infatti, ieri è stato ospite del programma di Barbara D’Urso Live – Non è la D’Urso, in onda in prima serata su Canale 5, dove ha parlato di diversi temi d’attualità. Quando gli è stato chiesto perché avesse portato sul palco di Pontida la piccola Greta, Salvini ha risposto: “Ho mostrato la bimba di Bibbiano sul palco di Pontida perché me l’ha chiesto la sua mamma. E io sono contrario a chi toglie i bambini alle famiglie senza motivo”.
Frase che è stata anche twittata dallo staff del leader del Carroccio.
Tuttavia, su questo argomento Salvini continua a mentire, sapendo di mentire.
La piccola Greta, infatti, non proviene da Bibbiano, come ormai appurato nei giorni precedenti, e, oltretutto, non è mai stata tolta alla madre “senza motivo” come dichiarato dall’ex vicepremier.
La storia di Greta, la “bambina di Bibbiano” che non è di Bibbiano
Ma facciamo un passo indietro. La piccola Greta sale sul palco di Pontida lo scorso 15 settembre insieme alla madre e a Matteo Salvini. Il leader del Carroccio non cita mai esplicitamente Bibbiano, la città emiliana finita al centro di un’inchiesta sugli affidamenti illeciti, ma lascia intendere che la piccola provenga effettivamente da lì e che sia una delle vittime.
A dimostrazione di ciò vi è l’account Twitter ufficiale della Lega, che scrive “Salvini a Pontida chiude il comizio con Greta, la bimba di Bibbiano”.
Qualche giorno dopo, però, viene fuori che la bambina non c’entra nulla con Bibbiano. Salvini, tuttavia, si difende “giocando” sull’ambiguità delle sue parole e affermando di “non aver mai detto che quella bambina era di Bibbiano”, mentre il tweet incriminato viene successivamente cancellato.
Ma non è finita qui: perché non solo la bambina di Bibbiano non è di Bibbiano, ma non è nemmeno la “bambina strappata alla famiglia e finalmente ritornata a casa” così come affermato da Salvini. Grazie a un’inchiesta de La Repubblica, infatti, si scopre che Greta non era stata “restituita” alla madre, ma era ancora affidata temporaneamente al presidente dell’Asci di Lomazzo, Gianpaolo Folcio.
Non è vero che la “bambina di Pontida” era stata restituita alla madre: ecco perché non avrebbe dovuto essere sul palco con Salvini
La bambina era fuggita durante un pic nic con la madre e l’assistente sociale, rifugiandosi a casa sua, e i carabinieri non erano riusciti a farla rientrare nella comunità “Il Marsupio” di Varese, dove era stata collocata.
Il fatto che la piccola si trovasse con la madre sul palco di Pontida, inoltre, è una violazione della sentenza emessa dai giudici minorili del tribunale di Milano.
Nonostante ciò, però, Salvini insiste e continua a chiamare la piccola Greta “la bambina di Bibbiano tolta alla sua famiglia senza motivo” così come accaduto nel corso della puntata della trasmissione condotta da Barbara D’Urso.
L’affermazione, però, questa volta non è andata giù nemmeno ai fan del Capitano. Al tweet con le dichiarazioni dell’ex ministro dell’Interno, infatti, sono seguiti centinaia di commenti estremamente critici nei confronti di Matteo Salvini, reo, secondo ciò che si legge, di diffondere “fake news” e di fare “sciacallaggio sfruttando il dolore dei bambini”.