Salvini contestato a Bra. E sbaglia anche il nome della città durante il comizio
Salvini contestato | Si moltiplicano le manifestazioni di contestazione contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che in queste settimane sta girando in lungo e in largo l’Italia per partecipare agli innumerevoli comizi elettorali organizzati in vista delle prossime elezioni europee del 26 maggio e a sostegno dei candidati locali della Lega impegnati nelle competizioni amministrative.
Nella giornata di domenica 12 maggio, il ministro dell’Interno non è stato contestato solamente a Settimo Torinese: qualche ora prima, a Bra, cittadina piemontese in provincia di Cuneo, Matteo Salvini è stato accolto da un centinaio di persone ritrovatesi in piazza per contestarlo e per manifestare contro le politiche sull’immigrazione promosse dal governo Conte.
A mostrare la contestazione andata in scena è un video pubblicato su Facebook da Abderrahmane Amajou, consigliere comunale di Bra.
“Assassino, assassino”, hanno gridato i manifestanti giunti in piazza, che hanno proseguito cantando “Bella Ciao” all’indirizzo del ministro.
“Non si sono registrati momenti di tensione né di ordine pubblico”, racconta a TPI il vicesindaco di Bra Massimo Borrelli. “La manifestazione non era organizzata, il tutto è nato molto spontaneamente, le persone che maldigerivano questa presenza a Bra si sono casualmente ritrovate insieme in piazza e hanno voluto protestare e contestare le politiche sugli sbarchi e sull’immigrazione che il ministro sta portando avanti”.
“Credo sia stata una bella dimostrazione, civile e pacifica, di una città che non si rassegna a far diventare l’odio l’elemento politico principale”, prosegue Borrelli.
Rispetto a Settimo Torinese o Brembate, a Bra Matteo Salvini non ha risposto piccatamente ai tanti manifestanti giunti in piazza, né le forze dell’ordine hanno ordinato di togliere l’unico grosso striscione presente in piazza.
“La polizia ci ha fatto le foto, ci hanno identificato, ma non ci sono stati problemi. Anzi, io alla fine del comizio sono andata anche a salutare tutti i poliziotti e a dare loro la mano perché comunque io rispetto il loro lavoro. Eravamo lontani da Salvini, c’era un cordone della polizia che ci divideva dalla piazza vera e propria del comizio e forse anche per questo non abbiamo avuto problemi o momenti di tensione”, ha raccontato a TPI Radhia Ben Rejeb, manifestante presente ieri in piazza.
“La manifestazione è stata molto spontanea, non avevamo organizzato nulla. Alla fine però ci siamo ritrovati in piazza e man mano i cittadini si sono aggiunte alla contestazione. All’inizio eravamo quattro gatti, poi le persone sono arrivate ed eravamo tanti, c’erano anche molti studenti dell’università di Pollenzo. Lui al comizio ha parlato delle solite cose, di immigrati, di spaccio, di problemi di ordine pubblico. Ma Bra è una delle città con il tasso di stranieri residenti più alto d’Italia (pari al 14 per cento, ndr) ed è sempre stata una realtà tranquilla”.
“Qui ci sono molti stranieri, soprattutto indiani che lavorano con le mucche, molti studenti universitari, ma c’è integrazione e tutto funziona. Salvini ha parlato delle solite cose, di problemi che però poco c’entravano con la città in cui stava tenendo il comizio elettorale”, ha concluso Ben Rejeb.
Nel corso del comizio, il ministro dell’Interno ha anche fatto una gaffe. Parlando dal palco di Bra, il titolare del Viminale ha “ringraziato Saluzzo e Alba” invece che Fossano e Bra, le due città in cui invece ha tenuto i comizi piemontesi.
“Al comizio leghista di Bra si è parlato di tutto ma non di Bra. Non ne ha parlato Salvini, che non sapeva nemmeno dov’era (ha ‘ringraziato’ Saluzzo e Alba, invece che Fossano e Bra). Non ne ha parlato Molinari (Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, ndr), tutto preso a tenere a bada la rimonta di Chiamparino (alle elezioni regionali del Piemonte, ndr). Non ne ha parlato Gianna Gancia, se non per dire che Bruna Sibille ha dimostrato di non saper amministrare né in Regione né in Comune”, ha raccontato su Facebook l’attuale sindaco di Bra, Bruna Sibille.
“Ma, strano a dirsi, non ne ha parlato nemmeno la Genta, che in tre minuti striminziti di intervento ha ripetuto alcune frasi fatte, per poi confermare quanto detto dalla Gancia sulla mia presunta incapacità”.