Salvini al comizio a Pinzolo: “Non mi ferma un pm”. E minaccia il voto: “Mi prendo il Paese”
Il ministro dell'Interno è indagato per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio in merito alla vicenda della nave Diciotti
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ieri è stato iscritto ufficialmente al registro degli indagati dalla procura di Agrigento per il caso Diciotti. Dopo la notizia, Salvini ha tenuto un comizio dal palco della festa della Lega a Pinzolo, in provincia di Trento.
“Essere indagato per difendere i diritti degli italiani è una vergogna”, ha affermato Salvini.
Il ministro dell’Interno, secondo le indiscrezioni pubblicate da Repubblica, sarebbe pronto a tornare al voto e alza la posta.
“Ci metto un attimo a portare tutti ad elezioni e diventare presidente del Consiglio”, avrebbe detto ai suoi. “Se andiamo a votare mi prendo l’Italia”.
Salvini ha commentato le indagini nei suoi confronti subito dopo la diffusione della notizia.
“Per me è un comizio che vale doppio, perché sono un ministro indagato”, ha detto Salvini dal palco di Pinzolo. “Adesso devo prepararmi per l’indagine di sequestro di persona”.
“Possono arrestare me ma non la voglia di 60 milioni di italiani, indaghino chi vogliono. Abbiamo già dato abbastanza, è incredibile vivere in un paese dove dieci giorni fa è crollato un ponte sotto il quale sono morte 43 persone dove non c’è un indagato e indagano un ministro che salvaguardia la sicurezza di questo Paese. È una vergogna”.
“Il procuratore di Agrigento lo aspetto con il sorriso a Pinzolo. Aspetto un procuratore che invece di indagare un ministro indaghi i trafficanti di essere umani e spero che mi stia guardando. Essere indagato per difendere i diritti degli italiani è una vergogna”, ha aggiunto, “fuori la politica dalle aule di giustizia”.
“Ringrazio il governo albanese che si è dimostrato più serio del governo francese. Ringrazio gli altri Paesi che lo faranno – ha aggiunto Salvini in conclusione di comizio -. Domani è domenica, il giorno del Signore, ringrazio i vescovili italiani, ringrazio la chiesa cattolica che si faranno carico degli altri immigrati”.
La vicenda
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini è stato formalmente indagato dai procuratori di Agrigento per l’inchiesta sui migranti bloccati da giorni a bordo della nave Diciotti.
Insieme a Salvini, è indagato anche il suo capo di gabinetto Matteo Piantedosi (qui chi è e qual è il suo ruolo).
L’indagine sul caso Diciotti (qui tutte le ultime news) non è così più a carico di ignoti, ma al contrario esplicitamente contro Salvini. Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, e il sostituto Salvatore Vella, invieranno ora il fascicolo al tribunale dei ministri di Palermo.
Le ipotesi di reato per cui Salvini è stato indagato sono: sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio. Tra gli indagati c’è anche il capo di gabinetto del ministro.
Sulla questione è intervenuto la mattina del 26 agosto il ministro Luigi Di Maio (qui le sue dichiarazioni).