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Salvini rilancia la candidatura di Draghi al Quirinale e avverte: “Questo governo non potrà fare le riforme”

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Salvini candida Draghi al Quirinale e avverte: “Questo governo non potrà fare le riforme”

All’indomani dell’assoluzione sul Caso Gregoretti, il leader della Lega, Matteo Salvini, candida il premier Mario Draghi al Quirinale e avverte: “Questo governo non potrà fare le riforme”.

In un colloquio con Repubblica e Corriere della Sera, infatti, il leader del Carroccio conferma che se Draghi volesse candidarsi al Quirinale “avrà nella Lega un sostegno totale”.

“Non lo stesso appoggio, credo, troverà da parte del Pd che ha almeno dieci pretendenti al Colle” aggiunge l’ex ministro dell’Interno.

A proposito del rapporto con gli alleati di governo, e in particolar modo con il Partito Democratico, Salvini dichiara: “Dato che il loro obiettivo è quello di farmi passare per il guastafeste, voglio proprio vedere quando Draghi porterà la proposta di riforma del codice degli appalti e delle procedure… Letta ogni giorno attacca, ma più che me alla fine attacca Draghi”.

“Io lavoro per l’Italia e con Draghi, ciò che pensa Letta mi interessa zero – aggiunge Salvini – Quello che mi ha fatto rivedere radicalmente il mio giudizio su di lui è stata la sua assoluta mancanza di solidarietà. Intendiamoci: non parlo del processo, visto che a processo mi ci hanno mandato loro. Ma quando si parla delle minacce che abbiamo ricevuto io e i miei familiari, se tu non senti di dover dire nulla, beh… manca qualcosa sul piano umano”.

Il leader della Lega, poi, si dice sicuro che “non sarà questa maggioranza a riformare giustizia e fisco. La ministra Cartabia può avere le idee chiare, ma se sei in Parlamento con Pd e 5S, per i quali chiunque passa lì accanto è un presunto colpevole, è dura”.

La priorità dell’esecutivo, quindi, secondo Salvini resta “salute e lavoro. Per quanto riguarda la salute, mi sembra che le cose stiano andando meglio: mi sembra che l’accoppiata Draghi-Figliuolo sia un tantino più incisiva di quella Conte-Arcuri”.

Sul lavoro, invece, Salvini rivela: “Più tardi sentirò il premier. Per dirgli che la Lega, da lunedì, vuole la caduta di restrizioni e orari. Ristoranti e bar al chiuso, piscine, parchi tematici, matrimoni. Con i protocolli di sicurezza, certo. Ma sapendo che i dati dell’epidemia sono da settimane in miglioramento”.

“Guardi, lo chiedono i sindaci, mi faccio carico pure di quelli del Pd – aggiunge Salvini – Draghi è prudente, ma ora non possiamo perdere altre settimane preziose. Non vorrei che accadesse l’incredibile: cioé che non si riaprisse per fare un dispetto a Salvini”.

Sul rapporto con Giorgia Meloni, il leader della Lega rivela che con la leader Fdi “ci siamo sentiti, anche nei momenti più complicati”.

“Ci vedremo la prossima settimana. Sono contento che ci sia stato l’ok di Fdi sul centrodestra unito alle amministrative. Se Albertini e Bertolaso avevano dubbi su questo aspetto, il problema è risolto. Se accettano, li portiamo in trionfo a Milano e Roma” conclude Salvini.

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