Salvini: “È in arrivo un’altra indagine contro di me per sequestro di persona per il caso Open Arms”
Oggi il gip ha convalidato il sequestro della nave. Il messaggio del leader della Lega su Twitter: "Nessuna paura"
Salvini: “In arrivo altra indagine contro di me”
Matteo Salvini annuncia un’altra indagine a suo carico per il caso Open Arms. Oggi, giovedì 29 agosto, il leader della Lega su Twitter ha scritto: “Porti chiusi a scafisti e Ong, in arrivo un’altra indagine contro di me per sequestro di persona per il caso Open Arms. Nessun problema, nessun dubbio, nessuna paura. Difendere i confini e la sicurezza dell’Italia per me è stato, è e sarà sempre un orgoglio!”.
Questo il messaggio del ministro dell’Interno di oggi su Twitter:
Il caso Open Arms
Alcune settimane fa l’imbarcazione della Ong spagnola Proactiva Open Arms attese nel Mediterraneo per 19 giorni un porto sicuro, dove far sbarcare i migranti che aveva salvato.
Oggi il gip del tribunale di Agrigento Stefano Zammuto ha convalidato il sequestro della nave. Il provvedimento fu disposto il 20 agosto dal procuratore capo Luigi Patronaggio e dall’aggiunto Salvatore Vella nell’ambito del filone di inchiesta che ipotizza, per il momento a carico di ignoti, il reato di rifiuto di atti di ufficio in relazione alla mancata evacuazione della nave della Ong spagnola che aveva salvato, in acque libiche, due gruppi di migranti.
Il gip ha scritto: “Sussiste il fumus del reato di sequestro di persona da parte dei pubblici ufficiali in corso di identificazione sulla base del fatto che il Tar aveva sospeso il divieto di ingresso in acque territoriali e i migranti sono, quindi, stati trattenuti indebitamente dal 14 agosto”. Secondo il giudice “è stato omesso il preciso obbligo di individuare un porto sicuro spettante all’Italia in quanto primo porto di approdo in base al trattato di Dublino”.
La vicenda precedente: Salvini indagato e salvato dal Parlamento
A fine 2018 Salvini era stato indagato dalla Procura di Palermo indaga per sequestro di persona e abuso d’ufficio per non avere permesso lo sbarco dei migranti della nave Diciotti della Guardia Costiera nei porti italiani durante l’estate. La Procura ha poi chiesto Procura l’archiviazione del caso. A gennaio il Tribunale dei Ministri ha respinto chiedendo al Senato l’autorizzazione a procedere in giudizio. A marzo 2019 il Senato della Repubblica ha negato l’autorizzazione a procedere, grazie ai voti del M5S.
A luglio sconrso, Legambiente ha presentato un esposto alla procura di Siracusa per la vicenda della nave militare Gregoretti, alla quale era stata negata l’autorizzazione a far sbarcare oltre cento migranti presenti a bordo. In seguito gli stranieri sono stati accolti da altri Paesi.