Salone del Libro, Chiamparino e Appendino denunciano Altaforte per apologia di fascismo
La sindaca di Torino Chiara Appendino e il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino hanno dato mandato di denunciare per apologia di fascismo l’editore della casa editrice vicina a CasaPound Altaforte, Francesco Polacchi.
Tutto quello che c’è da sapere sul Salone del Libro 2019
“Alla luce delle dichiarazioni sul fascismo rilasciate a mezzo stampa e attraverso emittenti radiofoniche dal signor Francesco Polacchi (‘io sono fascista’, ‘l’antifascismo è il vero male di questo Paese’, ecc.) ritengono il rappresentante della casa editrice Altaforte e la sua attività professionale nel campo dell’editoria estranee allo spirito del Salone del libro e, inoltre, intravvedono nelle sue dichiarazioni pubbliche una possibile violazione delle leggi dello Stato”.
Chiamparino e Appendino hanno perciò inviato un esposto alla Procura della Repubblica “affinché i magistrati possano valutare se sussistano i presupposti per rilevare il reato di apologia di fascismo (legge Scelba 645 del 1952) e la violazione di quanto disposto dalla legge Mancino 305 del 1993 e, nello specifico, l’articolo 4 che prevede venga punito chi ‘pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche'”.
La scelta dei due esponenti delle istituzioni arriva per dare un segnale forte al contrasto dell’intolleranza attraverso democrazia e stato di diritto. La decisione arriva al culmine delle polemiche degli ultimi due giorni, seguite alla presa di posizione di molti autori rispetto alla presenza dello stand della casa editrice Altaforte.
Conseguenza della denuncia potrebbe essere l’esclusione dalla manifestazione torinese dello stand della casa editrice di Polacchi, sui cui banchi ci sarebbe dovuto essere il libro intervista al ministro dell’Interno e vicepremier leghista Matteo Salvini.
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