Politica
Processo Ruby Ter, Berlusconi: “Accanimento giudiziario e politico, vogliono fermarmi”
“Persecuzione giudiziaria”, l’ex premier Silvio Berlusconi ha definito così la richiesta del pm di Milano a una condanna di sei anni per il processo Ruby Ter. Il cavaliere ha risposto rispolverando il leitmotiv caro alla sua politica, quello dell’accanimento dei magistrati. “C’è chi mi accusa di reati per i quali sono già stato assolto in un altro processo, c’è chi è fuori dal tempo e vuole tirarla per le lunghe per evidenti ragioni politiche“, ha detto ai suoi. Ma per Berlusconi i soldi dati alle ragazze che avevano partecipato alle “cene eleganti” non erano regali fatti per comperare il silenzio. “Ho sempre aiutato, in totale trasparenza e per tutta la sua vita, persone che riteneva ne avessero necessità“, ha detto.
“È ridicola prima ancora che offensiva l’idea di chiedere sei anni di reclusione per “rieducare” un imprenditore del mio calibro e un uomo politico che è stato per nove anni presidente del Consiglio. E che, soprattutto, ha quasi 86 anni”, ha aggiunto, a pochi giorni dalla discesa in campo pianificata in vista delle elezioni politiche del 2023, campagna elettorale per cui, ha assicurato, “andrà a comiziare in tv”. Ma quello che il centrodestra vede come un sabotaggio ricompatta per un giorno la coalizione divisa su tutti i fronti. “Non se ne può più”, commenta Matteo Salvini. “Accanimento senza precedenti”, continua Meloni. E in giornata arriva la solidarietà di amministratori locali e Ministri del governo, da Mariastella Gelmini a Renato Brunetta. “Solidarietà al presidente Berlusconi per l’abnorme richiesta arrivata oggi dai pm di Milano. Sono certa che saprà dimostrare ancora una volta la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati”, dichiara la capodelegazione azzura.