Speranza, il Senato boccia la mozione di sfiducia di FdI. Lega e FI: “Chiederemo commissione d’inchiesta”
I voti contrari alla mozione sono stati 221, quelli favorevoli 29. Tre gli astenuti
Il Senato ha respinto la mozione di sfiducia presentata da Fratelli d’Italia nei confronti del ministro della Salute, Roberto Speranza. I voti contrari alla mozione sono stati 221, quelli favorevoli 29. Gli astenuti sono stati tre. La chiama dei senatori, su iniziativa del presidente Elisabetta Casellati, è stata effettuata con un nuovo sistema elettronico che rileva in automatico la dichiarazione di voto.
Lega e Forza Italia avevano preannunciato l’intenzione di votare contro la mozione di sfiducia di FdI, a proposito dell’inchiesta sul mancato aggiornamento del piano pandemico. Il centrodestra di governo (Lega, Forza Italia, Udc e NcI) proporrà inoltre una “commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia da parte del ministero della Salute”.
Lega e FdI contro la sfiducia
“Il centrodestra di governo ha fiducia in Mario Draghi: non cederà alle provocazioni di chi sogna un esecutivo tutto tasse e sbarchi a trazione Pd-5Stelle”, è la linea comune di Lega a FI sulla sfiducia a Speranza, secondo quanto riporta l’Agi citando fonti di partito. “Con senso di responsabilità, determinato a proporre soluzioni concrete e percorribili come dimostrano le riaperture e l’accordo raggiunto nella maggioranza sulla revisione del coprifuoco, il centrodestra di governo ritiene improduttivo il ricorso a mozioni di sfiducia individuali (che non hanno peraltro alcuna possibilità di successo)”.
Lega, Forza Italia, Udc e NcI “propongono fin da oggi (con deposito formale che avverrà nelle prossime ore) una commissione di inchiesta sulla gestione della pandemia da parte del ministero della Salute. L’auspicio è che, attorno ad una proposta seria, si possa trovare la convergenza della stragrande maggioranza delle forze parlamentari”.
Speranza: “Fatto il possibile per tutelare la salute degli italiani”
“Il 5 settembre 2019 ho giurato come ministro. Da quel giorno ho fatto tutto quanto in mio potere e nelle mie forze per difendere la salute degli italiani, è questo il faro che mi guida in ogni mia azione”, ha detto Speranza nel suo discorso in Senato.
“Nessuno di noi dovrebbe mai dimenticare che il nemico è il virus e che dovremmo essere più uniti che mai nel combatterlo, evitando di cadere nella tentazione di utilizzare la lotta alla pandemia per ragioni strumentali”, ha aggiunto il ministro. “È con amarezza che vedo nelle ultime settimane prevalere invece lo scontro politico, spesso anche alimentando un linguaggio di odio che non può mai essere accettato. Si afferma il tentativo di sfruttare l’angoscia di tanti italiani per miopi interessi di parte. Questo è profondamente sbagliato, perché produce danni enormi, non a me o al governo, ma all’intero Paese che invece deve restare unito in un passaggio così delicato”.
“La politica non è un gioco d’azzardo sulla pelle dei cittadini”, ha concluso. “Anche a chi ogni giorno fa polemica continuo a dire non dividiamo il Paese sulla pandemia, che è ancora in corso purtroppo, non è finita come qualcuno vuole far credere. Sconfiggere il virus è la premessa di ogni ripartenza economica e sociale. In un grande Paese non si fa politica su una epidemia”.
Sfiducia a Speranza, la posizione della Lega
Prima di annunciare l’intenzione di votare contro la mozione di sfiducia, si paventava la possibilità che la Lega potesse astenersi. Il leader del Carroccio Matteo Salvini, infatti, è stato molto critico con il ministro della Salute nelle ultime settimane, ma un voto favorevole alla sfiducia avrebbe posto il partito fuori dalla maggioranza.
“Prima di decidere su come votare vorrei farmi una chiacchierata con il sottosegretario Sileri, persona che stimo enormemente di cui ho grande fiducia, per chiedergli come ha vissuto, come ha lavorato e come sta lavorando con Speranza”, aveva detto Salvini. “Mi affiderò anche ai suoi ragionamenti. Poi mi interessa che la Camera approvi una Commissione sul piano pandemico”.
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