Europee, il marito della Raggi: “M5s sconfitto a Roma, il passato è già qui e ci ha travolto”
Risultati Europee marito Virginia Raggi
Di queste europee 2019 resta l’amaro in bocca al Movimento 5 Stelle. Su tutto il territorio nazionale, il M5s non può che ammettere la sconfitta, con un crollo che vede la forza politica guidata da Luigi Di Maio attestarsi appena al 17 per cento.
Elezioni Europee Risultati 2019: chi ha vinto
Anche a Roma le cose non sono andate bene. Il voto ha sancito una bocciatura quasi netta del Movimento, che supera appena il 17 per cento, superato sia dal Partito democratico di Nicola Zingaretti (che torna a essere il primo partito in città con un 30,62 per cento) che della Lega dell’alleato-avversario Matteo Salvini che incassa il 25,78 per cento.
Risultati Europee marito Virginia Raggi | Il passato è già qui
Che a persuadere i romani a non votare M5s sia stata anche l’insoddisfazione per la guida grillina della città? Si pone il problema il marito della sindaca pentastellata Virginia Raggi. Andrea Severini, esponente del movimento capitolino e primo fan della sindaca, scrive un post amaro sui social, subito dopo il voto: “Torno a casa dal seggio incredulo, leggo i dati e non ci credo.
Il PD a Roma sembrerebbe il primo partito seguito dalla Lega. Notte piena di nubi, il passato é già qui e purtroppo ci ha già travolto. Notte a chi non molla mai”.
Previsioni azzeccate, su cui torna il giorno dopo, quando scrive un post sul suo blog, dove prende le difese della prima cittadina e si scaglia invece contro gli alleati di governo, ma ne ha anche per i vertici del Movimento.
Risultati Europee marito Virginia Raggi | Il commento sul blog
“Uscito dalla sezione avrei voluto gridare un grande andate tutti a f******!”, scrive pieno di rabbia Severini. “Ha senso ancora stare in questo governo? Io valuterei un’uscita dignitosa e se proprio vogliamo rimanere valuterei di riportare il movimento ad essere il movimento che lavora con la rete dei cittadini, eviterei questa lenta e incontrovertibile agonia. Perderemo credibilità? Mai come lo abbiamo fatto in questo anno rincorrendo Salvini sul suo terreno”, si legge ancora sul blog.
Il marito di Virginia Raggi si lancia poi in una metafora coraggiosa: “Gli italiani ci confermano che hanno bisogno di un leader e continuano a dirci che senza un leader si sentono persi, noi abbiamo sempre detto il contrario. Forse le fragole ancora non sono mature, perché le fragole hanno bisogno di molta luce e non di piccoli sprazzi di sole che con molta difficoltà abbiamo irradiato in questo ultimo anno al governo. Il reddito è arrivato ma evidentemente ancora non è stato spiegato bene, parliamo, comunichiamo. Molte fragole nascono nelle serre e non all’aria aperta nei boschi, sono abituate ad essere riparate dal vento e dal freddo. Non sono forti ancora per stare all’aperto”.
Poi arriva la stilettata ai vertici del Movimento: “Prima di tutto c’è l’IO e non il ‘NOI’, c’è la sgomitata e non l’abbraccio e finché non si prenderà coscienza trasformando la società in un una società solidale e informata non riusciremo mai a realizzare quello che è nei nostri sogni. Ci siamo chiusi come un partito tradizionale, ci siamo uniformati a quelli che abbiamo sempre combattuto, il partito non è il movimento”.