Risultati Emilia-Romagna: Salvini sconfitto al quartiere Pilastro di Bologna, il luogo della citofonata al ragazzo tunisino
La Lega è stata battuta dal Pd nel quartiere divenuto uno dei simboli della propaganda leghista: il leader del Carroccio, però, può consolarsi con il successo a Milano Marittima, dove si trova il Papeete
Risultati elezioni Emilia-Romagna: Salvini sconfitto al Pilastro di Bologna
La Lega di Matteo Salvini viene sconfitta anche nel quartiere Pilastro di Bologna, il luogo della famosa citofonata al ragazzo di origine tunisine: a rivelarlo sono i risultati delle elezioni regionali che si sono tenute in Emilia-Romagna domenica 26 gennaio 2020.
Dopo Bibbiano, dunque, il leader del Carroccio perde in un altro luogo simbolo della sua campagna elettorale.
Al Pilastro, rione periferico di Bologna appartenente al quartiere San Donato, il Partito Democratico ha ottenuto circa il 40 per cento dei consensi, mentre la Lega si è fermata intorno al 19 per cento.
Il quartiere era balzato agli onori della cronaca il 21 gennaio scorso quando, durante un appuntamento del suo tour elettorale, Salvini si era recato in visita proprio al rione, da sempre considerata una delle aree più degradate della periferia di Bologna.
Qui, dietro indicazione di un’abitante del quartiere, aveva citofonato a una famiglia di origine tunisine che per chiedere se spacciassero.
La provocazione di Salvini, che ha sollevato diverse critiche, è diventato in breve tempo un gesto simbolo della campagna elettorale leghista.
Nonostante le difficoltà, però, gli abitanti hanno dimostrato di non gradire la propaganda salviniana scendendo in piazza pochi giorni dopo l’episodio della citofonata e “snobbando” la Lega alle urne a quanto pare.
“Il Pilastro è stato il secondo Papeete di Salvini” secondo il sindaco di Bologna Virginio Merola.
Proprio dal Papeete arriva una piccola soddisfazione per l’ex ministro dell’Interno: a Milano Marittima, dove si trova lo stabilimento balneare, la Borgonzoni ha infatti superato il rivale Bonaccini ottenendo il 55 per cento dei consensi a fronte del 40 per cento registrato dal governatore uscente.