Ristori bis, la bozza: bonus baby sitter e congedi. Zone rosse: tasse rinviate al 2021
Ristori bis, la bozza: bonus baby sitter, congedi e tasse rinviate
A distanza di nove giorni dal decreto Ristori che ha disposto gli indennizzi per alcune attività chiuse in tutto o in parte dal Dpcm del 25 ottobre, stanno arrivando i primi ristori. “Sono stati disposti i bonifici in favore di più di 211 mila imprese, per un totale di oltre 964 milioni di euro”, ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, spiegando che i soldi arriveranno “lunedì e martedì” sul conto corrente degli interessati. Intanto il Governo sta lavorando al decreto Ristori bis (già questa sera – 6 novembre – il Consiglio dei ministri dovrebbe riunirsi per l’approvazione).
Ma cosa prevedere il decreto bis? Al suo interno, ci sono i ristori rafforzati per le imprese delle zone rosse e arancioni. E due aiuti per le famiglie in zona rossa (al momento quelle di Piemonte, Lombardia, Valle D’Aosta e Calabria). Bonus baby sitter e congedi. In particolare: un nuovo bonus babysitter da mille euro e il congedo parentale straordinario al 50 per cento dello stipendio per i genitori di ragazzi delle scuole medie in dad (didattica a distanza), fintanto che le scuole restano chiuse e se non è possibile lo smart working. I 1000 euro si potranno utilizzare sempre attraverso il Libretto famiglia. I congedi potranno essere richiesti anche dalle famiglie con disabili in caso di chiusura delle scuole o dei centri diurni, indipendentemente dall’età dei figli.
Zone rosse: tasse rinviate
Nel decreto Ristori bis vengono rinviati gli acconti di novembre “delle imposte sui redditi e dell’Irap” per tutte le partite Iva delle zone rosse che dovranno chiudere, “indipendentemente dalla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi”. Con il provvedimento, quindi si elimina per le categorie più colpite dalla stretta il vincolo previsto dal decreto Ristori, che rinviava da novembre al 30 aprile 2021 gli acconti per i soggetti Isa e forfettari con perdite almeno del 33 per cento. La misura riguarderà tutte le attività che rientreranno nel nuovo elenchi dei codici Ateco allegati al decreto e che operano nelle “aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto”. Stop poi ai contributi versati dalle aziende per i dipendenti: “Sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali per i datori di lavoro privati con sede operativa nei territori interessati dalle nuove misure restrittive”.
Arruolamento di medici e infermieri militari
Il decreto Ristori Bis prevede anche l’arruolamento a tempo determinato di medici e infermieri militari. “Le domande di arruolamento possono essere presentate entro il termine di dieci giorni dalla data di pubblicazione della relativa procedura da parte della Direzione generale del personale militare sul portale online del sito internet del Ministero della difesa www.difesa.it e sono definite entro i successivi 20 giorni”.