Decreto maggio, la ministra Catalfo propone riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario
Alcune ore di lavoro sarebbero trasformate in ore di formazione finanziate con un fondo apposito
“Meno ore di lavoro, stesso salario”: la proposta della ministra Catalfo
La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha proposto di inserire nel decreto maggio da 55 miliardi per l’emergenza Coronavirus una norma che consentirebbe una rimodulazione dell’orario di lavoro a parità di salario, trasformando alcune ore lavorative in ore di formazione in virtù di accordi collettivi aziendali. Le ore di formazione sarebbero finanziate da un apposito fondo da 230 milioni presso l’Anpal. La bozza prevede quindi non una riduzione tout court dell’orario di lavoro, ma una sua rimodulazione per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa.
Si tratterebbe inoltre di una misura a tempo, valida solo per il periodo di emergenza, che potrebbe consentire di diminuire le ore di lavoro senza decurtazioni di stipendio né gravare l’impresa di ulteriori costi. Al tempo stesso, si doterebbe il lavoratore di uno strumento di politica attiva che gli permetterebbe di acquisire nuove competenze. La proposta tuttavia non piace alle imprese, che la leggono come una riduzione generalizzata con oneri posti a carico della fiscalità generale. Come sottolinea Il Sole 24 Ore, già oggi, anche per i cassintegrati che hanno una riduzione dell’attività lavorativa, esistono fondi che coprono eventuali attività di formazione.
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