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Dall’Arabia Saudita a Dubai, fino al Bahrein: ecco tutti i viaggi di Matteo Renzi
53.324,7 chilometri percorsi, 9 voli di cui 8 intercontinentali, 5 diversi Paesi visitati in poco più di due mesi del 2021. Più che senatore e leader di Italia Viva, Matteo Renzi è ormai un globe-trotter. Le trasferte internazionali dell’ex presidente del Consiglio sono state accompagnate da numerose polemiche, soprattutto per i potenti a cui ha stretto le mani. Ma vediamole nel dettaglio:
1. L’Arabia Saudita
Viaggio del 26 gennaio, Roma-Riad e ritorno con un jet privato. Mentre in Italia si apriva una crisi di governo che lui stesso aveva innescato, il leader di Italia Viva Matteo Renzi era in Arabia Saudita per partecipare alla quarta edizione della conferenza ‘Future Investment Initiative‘ (FII), nota anche come la ‘Davos del deserto’.
Molto discussa la frase detta da Renzi al principe Bin Salman durante uno dei panel del convegno:“È un grande piacere e onore essere qui col grande principe ereditario saudita Moḥammad bin Salman, l’Arabia Saudita è il centro di un nuovo Rinascimento“.
Anche dopo che il rapporto della Cia ha indicato il principe saudita come persona che autorizzò l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi, il leader di Italia Viva, con un’autointervista, è tornato sulla “bontà” del suo intervento a Riad.
2. Gli Emirati Arabi
Viaggio di sabato 6 marzo, Roma-Dubai e ritorno. Matteo Renzi in quell’occasione sarebbe stato accompagnato dall’imprenditore e suo amico toscano Marco Carrai, presidente di Toscana Aeroporti. Le motivazioni del viaggio del senatore di Italia Viva negli Emirati Arabi non sono state mai chiarite: l’ex premier avrebbe detto di non aver intenzione di dare spiegazioni, assicurando ai suoi fedelissimi di essersi recato in Medio Oriente per una “buona ragione”, e di aver provveduto “da solo” a tutte le spese, sia quelle relative al viaggio che alla permanenza nel principale Hotel della penisola, il Burj Al Arab Jumerah.
Il leader di Italia Viva ha deciso di querelare sia La Stampa che TPI, con l’accusa di aver divulgato delle circostanze diffamatorie sul suo viaggio a Dubai (tra l’altro mai smentito neanche da lui e Carrai).
3. La campagna d’Africa
Viaggio del 20 marzo, direzione Senegal e Kenya. A dare la notizia della “Campagna d’Africa” è un articolo pubblicato sul Fatto quotidiano a firma di Tommaso Rodano. Per questa occasione il leader di Italia Viva non ha partecipato a conferenze retribuite, come invece era accaduto a Riad.
L’obiettivo questa volta era rinsaldare il capitale di rapporti personali e relazioni istituzionali che si è costruito nel corso della sua carriera politica. Il senatore in Africa ha incontrato il presidente senegalese Macky Sall e Uhuru Kenyatta, presidente del Kenya.
Proprio mentre Renzi volava a Dakar, dopo l’assemblea di Italia Viva, la sua segretaria si ammalava di Covid. Ma a quanto pare per il sentore di Rignano le restrizioni e le quarantene non valgono.
4. Il Bahrein
Ultimo viaggio in ordine di tempo. Nel weekend del 27 e 28 marzo 2021 Matteo Renzi è in Bahrain per assistere al Gp di Formula 1 che apre il Mondiale 2021. Il leader di Italia Viva è stato fotografato in compagnia del principe Salman ben Hamad Al Khalifa, primo ministro del Bahrain, e di Jean Todt, presidente della Federazione internazionale dell’automobile (Fia). È stato proprio Todt a pubblicare lo scatto su Twitter.
Insomma, Matteo Renzi continua a girare il mondo. In barba alle regole imposte dall’emergenza Covid e anche ai chiarimenti richiesti da chi lo accusa di conflitto di interessi e di mescolare “politica e affari”. Conferenze, interessi economici e networking: a livello internazionale Renzi è ovunque. E in casa? Come Senatore il leader di Italia Viva è meno presente. Secondo i dati di Openpolis, ha saltato il 60 per cento delle votazioni.
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