“Renzi e Salvini hanno due piani per far cadere il governo Conte prima del previsto”
Il retroscena è stato riportato da Repubblica. Ecco cosa prevede il piano di Renzi e quello di Salvini
“Renzi e Salvini hanno due piani per far cadere il governo Conte prima del previsto”
La sfida dell’epidemia di Coronavirus in Italia non ferma le manovre di chi punta a far cadere il governo guidato da Giuseppe Conte: in primis Matteo Renzi e Matteo Salvini. A rivelarlo è un retroscena pubblicato su Repubblica e firmato da Carmelo Lopapa, secondo il quale gli autori di queste manovre puntano a trarre vantaggio dal possibile calo di popolarità cui potrebbe andare incontro il premier nel post lockdown. La base comune è l’insoddisfazione verso le misure che il governo ha adottato per regolare la Fase 2, quella delle graduali ripartenze e della convivenza col virus.
“Prima facciamo uscire di casa gli italiani, poi vediamo se uscire di maggioranza noi. C’è questo governo, c’è questo premier e finché gli italiani sono chiusi in casa noi non apriremo alla verifica politica”, ha assicurato Matteo Renzi nell’intervista di ieri in cui ha chiesto di regolare la Fase 2 con “un vero decreto” che sia approvato dal Parlamento, e non attraverso l’ennesimo Dpcm. Il leader di Italia Viva lascia però il dubbio sulla possibilità di staccare la spina al governo nel post-lockdown. Sarebbe infatti in contatto quotidiano con Gianni Letta, secondo quanto sostengono esponenti di Forza Italia. Nei loro piani, i parlamentari forzisti potrebbero rimpiazzare quelli M5S pronti a staccarsi con Di Battista in un’eventuale scissione grillina. Il risultato sarebbe un governo più ampio ma con un premier diverso.
L’altro grande insoddisfatto è Matteo Salvini. Dall’inizio dell’emergenza la Lega ha perso diversi punti percentuali nei sondaggi, arrivando – secondo alcune stime – sotto il 30 per cento. Il leader del Carroccio le sta tentando tutte per rialzarsi: la sua insofferenza emerge dalle giravolte e dal cambio della strategia di comunicazione messa in campo nelle ultime settimane. Secondo Repubblica l’ex ministro dell’interno sarebbe diventato un “interlocutore abituale” di Renzi, “complice – come racconta qualche parlamentare leghista – la voglia di rientrare a tutti i costi in partita”.
Sull’ipotesi del governo di unità nazionale a frenare Salvini è Giorgia Meloni, che non ha alcuna intenzione di sostenere un “governo di responsabilità”, magari a guida Draghi, come proposto dal leader leghista tempo fa. Finché l’emergenza sanitaria resta in atto queste manovre sembrano avere poche chances, complice la disapprovazione del Quirinale verso un’instabilità politica in un momento simile. A cambiare lo scenario potrebbe essere una crisi economica prepotente, con conseguente impennata del debito, dello spread e dei tassi di disoccupazione.
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