A cena con Matteo? “Costa 20mila euro”
La testimonianza dell’imprenditore Pizzarotti che rifiutò di versare l’obolo per il referendum
La cifra richiesta è di quelle che mozzano il fiato: 20mila euro per “attovagliarsi” – come si scrive nella lingua del Cafonal di Dagospia – al tavolo con Matteo Renzi (o con i suoi apostoli). Nell’inchiesta sulla fondazione sono ricostruite – per via indiretta – le memorabili cene di Open: tante, e nei ristoranti più belli. Vengono organizzate per almeno due motivi: raccogliere contributi e stringere relazioni. E ovviamente, per i renziani, sono molto costose. Al punto da far preoccupare il solito uomo dei conti, Alberto Bianchi.
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