Addio di Fazio alla Rai, Renzi: “Non è un martire, via non per censura ma per un altro bel contratto”
Fabio Fazio lascia la Rai, ma “non lo fa per censura, bensì per un altro bel contratto”: anche Matteo Renzi commenta l’approdo a Discovery del conduttore di “Che tempo che fa”. “Non c’è altro, tutto qui – osserva il leader di Italia Viva – raccontare che è andato via perché è stata messa una censura, no, non è così. Non raccontiamo che non c’è democrazia, che siamo in regime”.
Nel corso di una conferenza stampa all’hotel Bernini, poi anche a L’Aria che tira, su La7, l’ex premier ha escluso che su Fazio ci siano state delle pressioni politiche che l’abbiano portato ad abbandonare la tv di Stato: “Se ne è andato non perché è stato cacciato, ma perché non gli è stato rinnovato il contratto alle stesse condizioni di Discovery. Non si può sempre far passare da vittima chi se ne va, Fazio va a guadagnare di più, è il mercato, non è un martire della libertà democratica. Dopodiché la Rai ha sbagliato, io lo avrei tenuto Fazio, ma da qua a considerarlo una vittima…”.
Parole simili a quelle spese dal leader della Lega Matteo Salvini, che prima aveva commentato la notizia dell’addio del suo Fazio-Littizzetto scrivendo ironicamente “belli ciao” sui suoi account social, poi aveva spiegato: “C’è una libera scelta di un libero conduttore che ha accettato liberamente un’offerta, che spero per lui sia consistente, di un’emittente televisiva privata”.