Renzi: “Draghi vera rivoluzione, Letta meglio di Zingaretti. Italia viva decisiva nel 2023”
“Il Governo Draghi? Una scelta giustissima, non giusta. Draghi significa recupero di autorevolezza in Europa, garanzia sui fondi del Recovery, un cambio della guardia su vaccini e covid tra Arcuri e il generale Figliuolo, un approccio strategico su temi della transizione ecologica e digitale. Non è un cambio di premier, è una rivoluzione. Gli effetti si vedranno sul lungo periodo, non nell’immediato”, a parlare è il leader di Italia Viva Matteo Renzi in un’intervista al Messaggero.
Matteo Renzi osserva le ultime novità della politica italiana e commenta. Il Pd? “Meglio Enrico”. Quindi meglio Letta di Zingaretti, perché “Zingaretti aveva consegnato a Conte la leadership del centrosinistra, Letta invece rivendica un profilo riformista”. Ma la cartina di tornasole sarà il candidato a Roma, perché “il voto romano è il più importante delle prossime elezioni. Mi auguro che il Pd non si farà risucchiare da un accordo con la Raggi”. Con Letta “non è fissato alcun incontro. Non ho alcun problema personale a incontrarlo, ci farà sapere lui”.
Renzi rivendica anche il ruolo di Italia Viva e dice: “siamo stati decisivi in tutti i passaggi di questa legislatura”… “Dicono che abbiamo il 2% ma non si rendono conto che l’importante non sono i sondaggi, ma la capacità di fare politica”. La scommessa dell’ex premier è quella di essere “decisivi anche nel 2023, per la prossima legislatura”, dopo due anni che saranno impiegati per avvicinare i giovani e alimentare il dibattito sulle idee.
Il capitolo scottante resta quello dell’Arabia Saudita e del viaggio criticato da molti che il mese scorso il senatore ha fatto nel Paese di Mohammed bin Salman: “Ho condannato l’omicidio Khashoggi già nel 2018, quando non ne parlava nessuno. Ma adesso attaccarmi sull’Arabia è diventata la magra consolazione di chi in Italia ci considerava morti e sepolti e si è dovuto arrendere davanti all’operazione Draghi. Per mesi ci hanno considerato superflui. Quando si sono accorti che non era così e anzi eravamo stati decisivi hanno spostato l’attacco sulla questione Saudita. Non mi tiro indietro e rispondo punto per punto. L’Arabia Saudita è un paese chiave nella lotta all’estremismo islamico. Certo, non è una democrazia occidentale, anzi. E dunque vanno incoraggiati tutti gli sforzi nella direzione delle riforme. A cominciare dai diritti delle donne: fino a cinque anni fa in Arabia Saudita non potevano nemmeno guidare, oggi le ragazze sono presenti in molti ruoli di responsabilità”.
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