Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:52
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Renzi telefona a Conte e annuncia il suo addio al Pd: “Ma resta il sostegno al governo”

Immagine di copertina

Renzi telefona a Conte per annunciare l’uscita dal Pd ma sostegno al governo

Matteo Renzi ha chiamato il premier Giuseppe Conte per annunciargli il suo addio al Partito Democratico. Il senatore ed ex presidente del Consiglio ha chiamato anche i presidenti Camera e Senato Roberto Fico ed Elisabetta Alberti Casellati.

Al tempo stesso, Renzi ha confermato il “sostegno convinto” all’esecutivo presieduto proprio da Conte. Una mossa che nelle ultime ore era sempre più nell’aria, tanto che si attendeva il clamoroso annuncio per la giornata di domani, 17 settembre, nel corso della trasmissione Porta a Porta di Rai 1.

Nelle ultime ore c’è stata dunque un’accelerazione, che ha portato alla rottura definitiva da parte dell’ex segretario del Pd. Fonti vicine a Renzi confermano che l’uscita dal Pd annunciata per domani non avrà ripercussioni sulla tenuta dell’esecutivo.

Scissione Pd Renzi, ecco cosa sta succedendo

Una sorta di rassicurazione dunque per il nuovo governo, che soprattutto al Senato non gode di una maggioranza molto ampia. La marcia verso un nuovo partito, dunque, è sempre più spedita, tanto che si fanno già ipotesi sul possibile nome: per qualcuno si chiamerà l’Italia del Sì.

Le notizie di oggi sul governo Conte bis

Renzi lascia il Pd, Franceschini: “Le divisioni fecero trionfare Mussolini”

Una notizia che ha subito agitato l’ambiente del Pd, e in particolare la chat tra i deputati. Sarebbe intervenuto tra gli altri anche Dario Franceschini: “Nel 1921-22 il fascismo cresceva sempre più, utilizzando rabbia e paure. Popolari, socialisti, liberali avevano la maggioranza in Parlamento e fecero nascere i governi Bonomi, poi Facta 1 poi Facta 2. La litigiosità e le divisioni dentro i partiti li resero deboli sino a far trionfare Mussolini nell’ottobre 1922. La storia dovrebbe insegnarci a non ripetere gli errori”.

Cosa vuole fare Renzi

Dovrebbero nascere un gruppo parlamentare autonomo alla Camera, composto quindi da almeno 20 deputati, e un sottogruppo del gruppo Misto al Senato (ma non c’è certezza sulle date). L’ex presidente del Consiglio ed ex segretario Dem non penserebbe per ora a dar vita un partito vero e proprio, ma a un movimento sul modello dei comitati di Azione civile: una formazione capace di attrarre anche pezzi del centrodestra, da Forza Italia al Centro. Non sarebbe all’ordine del giorno nemmeno un partito da lanciare alle Regionali.

Attualmente i gruppi Pd in Parlamento sono composti da 111 deputati e 51 senatori. I nuovi gruppi renziani dovrebbero nascere comunque non contro il governo, ma a suo sostegno.

Ti potrebbe interessare
Politica / Imane Khelif: "Meloni, Trump e Musk hanno sfregiato la mia immagine"
Musica / Gualtieri: "Invitare Tony Effe è stato un errore"
Politica / Campagna vaccinale anti-Covid, De Luca condannato a risarcire con 609mila euro la Regione Campania
Ti potrebbe interessare
Politica / Imane Khelif: "Meloni, Trump e Musk hanno sfregiato la mia immagine"
Musica / Gualtieri: "Invitare Tony Effe è stato un errore"
Politica / Campagna vaccinale anti-Covid, De Luca condannato a risarcire con 609mila euro la Regione Campania
Politica / Processo Open Arms, Matteo Salvini assolto perché il fatto non sussiste
Politica / Caso Open, prosciolti Renzi e gli altri 10 imputati. Il leader di Iv: “Nessuno chiederà scusa”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Il ministro della Difesa Guido Crosetto: “Dobbiamo aumentare le spese militari almeno fino al 2% del Pil”
Politica / Dago a TPI: “Tranquilli, prima o poi, i fasci arriveranno al pettine”
Economia / Ernesto Maria Ruffini lascia l'Agenzia delle Entrate
Politica / “Soldi dal Venezuela al M5S”, l’articolo era diffamatorio e Casaleggio Jr va risarcito: definitiva la sentenza della Corte d’Appello di Milano