M5S al voto sulle regionali, il deputato calabrese Forciniti: “Così favoriamo Ndrangheta e massoneria”
Il pentastellato: "Fondamentale essere presenti in consiglio regionale è fondamentale, anche per avere accesso agli atti"
Rousseau al voto su regionali, Forciniti (M5S): ‘Assurdo non correre’
“Se ci sarà impedito di partecipare alle prossime elezioni regionali calabresi si sarà consumato un subdolo gioco di palazzo per lasciare al Pd qualche possibilità in più di salvare le proprie poltrone emiliane, con l’illusione da parte di qualche stratega romano che questo possa rafforzare il governo giallorosso”.
Il M5S affida al voto dei suoi iscritti sulla piattaforma online Rousseau la decisione se correre o meno alle prossime elezioni regionali, in programma il 26 gennaio 2020 in Emilia Romagna e Calabria. E su Facebook il deputato Francesco Forciniti ha parlato di “umiliante votazione online”, indetta “con un preavviso a dir poco ridicolo”. L’annuncio è arrivato nella serata di ieri, mercoledì 20 novembre, con il voto fissato per oggi, giovedì 21.
TPI ha chiesto a Forciniti di commentare l’annuncio del voto su Rousseau. “Ci sono state altre consultazioni su Rousseau, ma è la prima volta che si chiede se partecipare o meno a una competizione elettorale. Sono state chieste altre cose, anche su nodi politici delicati, ma questo francamente no”, dice.
Per noi essere presenti in Consiglio regionale è fondamentale, anche per avere accesso agli atti, ai documenti. Noi siamo sempre confinati in Calabria, e c’è sempre una cappa di oscurità che pervade tutto quello che transita per la Regione. Per noi sarebbe fondamentale averne anche uno solo dentro, per vivere i prossimi 5 anni di politica in modo radicalmente diverso.
Sarebbe un errore non partecipare alle elezioni regionali, io capisco anche la buona fede che c’è dietro a questa idea di non dare fastidio al Pd in Emilia Romagna per non indebolire il Governo, c’è anche la buona fede, io non sono complottista. La Calabria merita di avere una rappresentanza del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale. Ce lo dicono anche quelli che non ci votano: “Siete importanti per la democrazia”.
In Calabria non più tardi di 5 mesi fa abbiamo preso quasi il 30 per cento, siamo comunque resistiti alle europee, la nostra è una regione in cui i partiti tradizionali hanno fatto disastri e lasciato ‘Ndrangheta e massoneria a fare le elezioni. E noi restiamo a guardare?
Gli attivisti sono compatti, volevano esserci. anche noi come delegazione parlamentare calabrese avevamo una candidatura condivisa.
No, da soli.