Caso Regeni, Conte sente Al Sisi sulla rogatoria della Procura di Roma
Regeni Conte Al Sisi | Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha sentito questa sera il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi sul caso Regeni, il ricercatore italiano scomparso in Egitto tre anni fa. (Qui abbiamo ricostruito l’intero caso)
La telefonata ha avuto al centro una richiesta di rogatoria sul caso Regeni, inviata dalla procura di Roma alla procura del Cairo.
Della rogatoria il guardasigilli Alfonso Bonafede ha informato Conte, che ha sentito Al Sisi per invitarlo a dare seguito alla richiesta della magistratura italiana. Il colloquio, viene spiegato, è servito anche a fare un punto sulla crisi libica.
Regeni aula vuota
Lunedì 29 aprile, invece, l’aula della Camera era deserta, proprio nel giorno della Commissione d’inchiesta sull’omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore trovato morto il 3 febbraio 2016 al Cairo, in Egitto. Erano presenti solo 19 deputati su 630, gli altri erano in ferie per il super ponte di Pasqua, 25 aprile e primo maggio, o non hanno voluto partecipare.
La Commissione d’inchiesta varata dalla Camera dei Deputati sul caso Regeni ha gli stessi poteri della magistratura e ha tempo un anno per “chiarire le responsabilità che hanno portato alla morte di Giulio Regeni e verificare fatti, atti e condotte commissive e omissive che abbiano costituito o costituiscano ostacolo, ritardo, o difficoltà”.
Il presidente della Camera Roberto Fico aveva fatto appello ai partiti di non dividersi e votare compatti per chiedere la verità sul caso Regeni.
Giulio Regeni tre anni
Sono trascorsi tre anni da quando quel ragazzo di Fiumicello, un paesino del Friuli, scompariva al Cairo, città dove si era trasferito per portare avanti la sua attività di ricercatore, e ancora non c’è nessuna verità.