Referendum, Ceccanti (Pd) a TPI: “La vittoria del Sì è la prima tappa del nostro percorso”
Referendum, Ceccanti (Pd) a TPI: “La vittoria del Sì è la prima tappa del nostro percorso”
“Io penso che gli elettori del Pd ci abbiano dato un mandato non soltanto per arrivare al Sì al referendum sul taglio del numero dei parlamentari, ma anche per le tappe successive. Da adesso infatti ci sarà un progressivo aggiornamento della riforma con tutti i dispositivi necessari ad armonizzare i lavori del Parlamento. Si tratta quindi di un percorso più realistico rispetto alla nostra battaglia del 2016, quando avevamo unito tutte le tappe insieme, presentando un quesito molto tecnico”. Non nasconde la soddisfazione per la vittoria del Sì al referendum il costituzionalista e deputato del Pd Stefano Ceccanti, in collegamento con la maratona elezioni sulla pagina Facebook di TPI.
Ceccanti – incalzato dal direttore Giulio Gambino – manda anche un messaggio a tutti coloro che, all’interno del Pd, hanno chiesto agli elettori di non votare Sì, non seguendo quindi la via indicata dal partito stesso: “Vorrei segnalare – spiega il deputato dem – che nell’ultima lettura parlamentare, tutti i deputati del Pd (tra cui lo stesso Orfini) hanno votato Sì. Si è astenuta solo una nostra deputata eletta in Europa. E quel dispositivo che loro hanno approvato sembrava a tutti gli effetti una lettura definitiva, perché non ci si aspettava che sarebbe stato richiesto il referendum. La decisione sul Sì quindi è stata presa da tutto il Pd. E infatti non ci sono esponenti all’interno del Pd che non vogliono il taglio dei parlamentari. Hanno detto solo che vorrebbero ottenerlo in un altro modo. Immagino che anche gli elettori del Pd che hanno votato No lo abbiano fatto per questo motivo. Quindi sono sicuro che le altre tappe della riforma che porteremo avanti li convinceranno sulla bontà del taglio”.
Ceccanti sottolinea l’importanza del risultato di questa tornata elettorale, “soprattutto in relazione all’insuccesso del referendum del 2016”. Poi commenta i risultati delle singole elezioni regionali, soffermandosi soprattutto sul caso della Toscana: “Io credo – ha dichiarato l’esponente dem – che quello della Toscana sia il dato più significativo di tutti, soprattutto se si pensa ai risultati delle scorse elezioni. Alla fine in Toscana scopriremo che Giani ha vinto con un vantaggio ancora maggiore rispetto ai dati che circolano al momento”. La Puglia (dove ci sarò un testa a testa tra Emiliano e Fitto), invece, viene definita “una situazione masochistica”, in cui ci sono “tre candidati diversi per l’area di centrosinistra (Emiliano, Scalfarotto e Laricchia, ndr), che si sono sottratti voti a vicenda. Nelle elezioni “intermedie” tra le politiche, comunque, statisticamente chi si trova al Governo perde. Ma non mi sembra una situazione drammatica: il vero simbolo di queste elezioni rimane la Toscana”.
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