Reddito di cittadinanza, Meloni: “È come il metadone per i tossici, va abolito”
“Il reddito di cittadinanza è come il metadone per i tossicodipendenti. Io sono per abolirlo”, lo afferma Giorgia Meloni scatenando l’ennesima bufera politica. La presidente di Fratelli d’Italia che si lancia nell’ardito paragone presentando il proprio libro a Napoli, in risposta a una domanda del direttore del Mattino Federico Monga: “È una misura cretina e fatta male, una misura depressiva per la nostra economia, che ha favorito il lavoro nero e la disoccupazione“, attacca. “Considero vergognoso – prosegue – che, quando fu istituito, l’allora ministro dell’Economia alla domanda “cosa avete fatto per il Sud?” rispose “il reddito di cittadinanza”. È lo stesso principio del mantenimento a metadone per i tossicodipendenti: non voglio tirarti fuori dalla droga ma mantenerti nella tua condizione”, argomenta.
“Questo non significa che non ci debbano essere strumenti di sostegno”, precisa. “Noi abbiamo presentato un assegno unico universale, ma le caratteristiche devono essere completamente diverse dal reddito di cittadinanza”. Venerdì Meloni si era già scagliata contro la misura prendendo a pretesto un fatto di cronaca: “A Genova le forze dell’ordine hanno scovato 1.532 extracomunitari che lo percepivano indebitamente. Una frode milionaria ai danni dello Stato e uno smacco a tutti quegli italiani perbene che pagano le tasse e che, con determinazione, cercano di uscire da questa grave crisi economica”, scriveva su Facebook. “Il reddito di cittadinanza è una follia grillina che va abolita immediatamente. Dispiace che tutti i partiti che sostengono Draghi, abbiano votato contro l’ordine del giorno che ne chiedeva l’abolizione”.
A stretto giro di posta, sempre dalla terrazza di Villa d’Este, arriva la replica di Andrea Orlando: “Chi usa questa metafora non sa cosa sia la povertà. Ci sono modifiche da fare sul reddito di cittadinanza, ma non averlo sarebbe un passo indietro”. Ovviamente sul tema interviene anche il leader del M5S, Giuseppe Conte, che parla del reddito di cittadinanza come di “una misura di necessità per la quale si posso valutare modifiche per migliorare ma non si può tornare indietro”. E bolla come “volgare” il termine usato da Meloni.