Reddito di cittadinanza, Conte prende in mano il dossier: “Va cambiato”
Reddito di cittadinanza e navigator: gli ultimi dati sui risultati prodotti dalla misura di sussistenza sono deludenti. I navigator hanno formalizzato solo 220.048 offerte formative oppure di lavoro. Un numero esiguo, sottolinea il Sole 24 Ore, rispetto a una platea di 1,23 milioni di persone tenute al Patto di servizio.
Dati che hanno convinto il premier Giuseppe Conte della necessità di una svolta sul reddito di cittadinanza. La misura compie18 mesi – a ottobre iniziano le previste sospensioni ai primi beneficiari, che per riottenerlo dovranno rifare domanda – e troppo tempo è stato perso, ha sottolineato il presidente del Consiglio, sul fronte dell’inserimento dei beneficiari nel mondo del lavoro.
Il ministro Luigi Di Maio (5Stelle) difende lo strumento da chi – dice senza fare nomi- vuole sabotarlo. Il ministro sollecita i Comuni ad approvare i regolamenti per i lavori di pubblica utilità che permetterebbero di reclutare i beneficiari del Reddito (“lo hanno fatto solo 400 amministrazioni”). Il Reddito, insomma, andrebbe semplicemente applicato meglio.
Ma Conte, come riporta il Corriere, ha preso in mano il dossier. Il premier lamenta la mancanza di un cervellone informatico – di livello nazionale – capace di mettere insieme la domanda di lavoro (dei giovani e meno giovani) con le offerte delle aziende. Per questo ha già incontrato per tre volte la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, quella dell’Innovazione Paola Pisano e Parisi: la Pisano è stata incaricata di istituire una task force che progetti e renda operativa entro 6 mesi una struttura informatica per collegare i sistemi delle Anpal regionali e da cui dovrebbe poi nasce una app nazionale.
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