Recovery Fund, oggi Conte incontra Rutte. Il premier avverte: “Se salta, rischia anche l’Olanda”
È senza sosta il tour del presidente Conte in vista del vertice su Recovery Fund. Dopo la tappa in Portogallo e quella in Spagna, oggi il premier vola in Olanda per insistere con il suo omologo Rutte per un’intesa sul fondo per il rilancio economico post Covid. “Spiegherò che abbiamo fretta nell’interesse di tutti”, ha anticipato ieri ai media spagnoli. “Rischiamo di elaborare una risposta efficace ma tardiva, e se lasciamo che si distrugga il mercato unico i danni saranno anche per l’Olanda”.
Il premier è contrario a qualunque compromesso al ribasso e per lui resta fissa la quota dei 750 miliardi in vista del vertice del 17 luglio. E ciò nella convinzione che un mancato accordo sul Recovery Fund rischia di mettere a rischio anche il mercato unico. Conte difende una intesa sul Recovery fund che “non sia un compromesso” e che arrivi entro luglio, perché un rinvio “danneggerebbe tutti”.
La cancelliera Angela Merkel ha incontrato ieri il primo ministro olandese, commentando: “Il mondo non dorme, dopo questa crisi le carte si mescoleranno di nuovo”, ha dichiarato. “Di fronte al crollo delle economie sono di sostegno aiuti che siano anche collegati a riforme e cambiamenti utili per il futuro”, ha aggiunto, sottolineando che le riforme servono “dappertutto in Europa”: per poter garantire benessere è necessario che le “economie siano competitive e capaci di affrontare il futuro”. Illustrata la diversità la diversità delle posizioni sulle sovvenzioni con i cosiddetti Paesi frugali, Merkel ha detto: “Abbiamo una cosa in comune: vogliamo rafforzare l’Europa. Questo rispecchia il nostro motto della presidenza tedesca” del semestre Ue. “La Germania ed i Paesi Bassi stanno bene solo se sta bene tutta l’Europa. Ma credo sia importante che il Recovery fund sia legato a delle riforme”, ha insistito il leader olandese, tornando sul tema caldo della governance – pallino anche della Germania – a cui la nuova ricetta di Michel mette mano, dando più voce agli Stati (in Consiglio) con decisioni a maggioranza.
“Ho fiducia nella responsabilità e nel coraggio della cancelliera Angela Merkel. So che lei vive molto questa dimensione politica del negoziato. Lei comprende che questo è un appuntamento con la storia. A questo appuntamento il Parlamento europeo ha saputo rispondere, la Commissione europea ha saputo rispondere, la Banca europea ha saputo rispondere: adesso tocca al Consiglio europeo”, ha affermato Conte, intervistato dalla spagnola “La Sexta”.
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