Il New York Times asfalta Lega e M5s: “Crolla il governo più inefficiente degli ultimi decenni”. Tutte le reazioni della stampa estera
Tutte le reazioni della stampa estera alla crisi di governo in Italia. Il Nyt asfalta Lega e M5s
Le reazioni della stampa estera definiscono un “fallimento politico” la crisi del governo italiano e il New York Times con un Tweet annuncia così le dimissioni di Conte: “Breaking News: il primo ministro dell’Italia ha annunciato che rassegnerà le sue dimissioni, provocando in questo modo il crollo del governo italiano più nazionalista e inefficiente degli ultimi decenni”.
L’articolo del quotidiano americano riassume con questo titolo la giornata di ieri: “Il crollo del governo italiano trasforma il caos in una crisi”. Secondo il giornalista “grazie alle dimissioni di Conte l’Italia passa da una situazione di fragilità finanziaria e confusione politica a un rinnovato periodo di incertezza e crisi”.
“Dalla padella alla brace”, insomma, sembra suggerire la penna del Nyt, che si sofferma soprattuto sul “terrore” provocato da questo governo durante la sua legislatura: “L’alleanza nazionalista populista ha terrorizzato il cuore dell’establishment europeo, ha reso l’Unione europea un nemico, violato le sue normative in materia di bilancio, demonizzato i migranti e accolto fra le sue braccia il presidente Vladimir Putin”, scrive.
La richiesta di Salvini di correre a elezioni anticipate viene giudicata imprudente perché nel caso di un governo Pd-Cinque Stelle, la Lega resterebbe fuori dai giochi. Viene però messo in rilievo anche il fatto che questa crisi potrebbe premiare il leader del Carroccio in termini di consensi: “Salvini resterà il politico più popolare anche se forse non sarà quello con più potere, il supporto che vanta non sparirà dal giorno alla notte”.
Il Washington Post invece parla della “fine del matrimonio” tra Salvini e il leader pentastellato Luigi Di Maio come di un “fallimento populista”. Conte infatti avrebbe preferito le dimissioni al confronto con un voto di sfiducia che “sapeva già di perdere”. In questo modo il premier uscente avrebbe confermato la debolezza del suo stesso governo: “Uno dei più interessanti esperimenti politici in Europa: un’alleanza populista, che ha mantenuto il potere per appena 14 mesi cavalcando l’onda della frustrazione politica italiana”, come lo definisce il giornalista.
Il Financial Times ritiene che Salvini abbia perso il controllo dello scacchiere politico: “L’idea di una coalizione tra Movimento Cinque Stelle e Pd ha avuto più successo di quello che si aspettava, e adesso c’è la possibilità che la Lega venga tagliata fuori dal governo per anni”.
Anche l’Economist con un articolo del 15 agosto anticipava questa lettura: “L’uomo forte dell’Italia sembra improvvisamente più vulnerabile” titolava il settimanale inglese, che definiva “hybris” (“tracotanza” in greco antico) l’ atteggiamento che ha condotto Salvini a chiedere il ritorno alle urne.
Questa anche la lettura dei quotidiani tedeschi. Il “Welt“ritiene che Salvini abbia sbagliato i conti, perché “ha sottovalutato il suo nemico” e la possibile alleanza Pd-Ciqnue Stelle. “Con il suo discorso invece il Giuseppe Conte ha trovato finalmente il suo ruolo nella politica italiana. Martedì si è mostrato come l’uomo di Stato che vuole opporsi al populismo di Salvini”.
Più preoccupata l’analisi del quotidiano francese Les Échos, che invece non sembra credere alla possibilità che Salvini scompaia dalla scena politica in breve tempo: “Il ministro Salvini ha tenuto un discorso razzista, xenofobo e a tratti antieuropeo. (…) Ma non siamo più nell’Italia del 1920 di Benito Mussolini. La palla è ancora in mano a Sergio Mattarella”. Il leader della Lega continuerà ad avere un ruolo politico di primo piano secondo il giornalista, forse non uscirà vincitore da questa crisi ma “ormai è diventato una figura imprescindibile per la vita politica italiana”.