Italia Viva: “Report ha pagato 45mila euro per screditare Renzi”. La replica di Ranucci: “Totalmente falso”
"L’amarezza più grande è prendere atto che queste note vengono proprio dalle stesse persone che in queste ore hanno evocato la libertà di espressione nel caso Fedez" ha dichiarato il conduttore della trasmissione d'inchiesta
Sigfrido Ranucci a Italia Viva: “Report non ha pagato per servizio contro Renzi”
“Report non ha pagato per il servizio contro Renzi”: è la risposta di Sigfrido Ranucci, autore e conduttore di Report, a Italia Viva, che ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare accusando la trasmissione di aver pagato 45mila euro per confezionare un’inchiesta contro l’ex premier.
Tutto nasce dal servizio annunciato dalla trasmissione, in onda stasera, lunedì 3 maggio su Rai 3, in cui viene mostrato l’incontro tra Matteo Renzi e un uomo dei servizi segreti italiani avvenuto il 23 dicembre scorso in un parcheggio dell’autogrill di Fiano Romano, nei pressi di Roma.
Un servizio che ha provocato la reazione di Italia Viva che ha annunciato, attraverso le parole di Luciano Nobili, la presentazione di un’interrogazione parlamentare.
“Vogliamo vederci chiaro e capire se soldi pubblici sono stati utilizzati per pagare informatori allo scopo di costruire servizi confezionati per danneggiare l’immagine di Renzi” dichiara Nobili preoccupato di sapere “se la Rai compri informazioni con i soldi degli italiani per le sue trasmissioni di inchiesta”.
Nello specifico il deputato di Iv chiede di far luce sui rapporti economici intercorsi “nel mese di novembre 2020 fra la società Tarantula Luxembourg Sarl e la Rai TV e segnatamente se esista una fattura con oggetto Alitalia/Piaggio pagata dalla Rai a tale società per un totale di 45mila euro e nel caso chi l’abbia autorizzata”.
La risposta della trasmissione, però, non si è fatta attendere. Su un video postato social, infatti, il conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, ha dichiarato: “In queste ore le agenzie hanno battuto una nota del partito Italia Viva nella quale si annuncia un’interrogazione parlamentare, dove si ipotizza che Report attraverso la Rai, abbia pagato una propria fonte, circa 45 mila euro, per realizzare un servizio contro il senatore Renzi. Si tratta di fango, Report in 25 anni non ha mai pagato una fonte e soprattutto non ha mai realizzato servizi contro”.
“Noi abbiamo come unico editore di riferimento il pubblico che paga il canone. Nella stessa nota poi si faceva riferimento ad alcune mail che io avrei scambiato con il portavoce di Conte all’epoca Rocco Casalino addirittura sulla carta intestata” continua Ranucci.
“Io non uso mai la carta intestata, non ho mai mandato mail a Casalino, si tratta di un dossier avvelenato sulle cui tracce eravamo già da tempo, da gennaio per fortuna l’avevamo intercettato e anche altri colleghi che stavano per stamparlo si sono resi conto che era un falso clamoroso”.
“Tutto questo avviene, singolarmente, il giorno in cui abbiamo annunciato e manderemo in onda questa sera delle immagini che riguardano il senatore Renzi che incontra ai margini di una stazione di servizio l’agente segreto 007 Marco Mancini, l’agente che era stato coinvolto in un’attività di dossieraggio illecito nel caso Telecom nel 2006 e nel rapimento di Abu Omar” sono ancora le parole del giornalista.
“L’amarezza più grande è prendere atto che queste note vengono proprio dalle stesse persone che in queste ore hanno evocato la libertà di espressione nel caso Fedez. Ecco voglio dire che la libertà di espressione non si può evocare come fosse una maglietta, che te la sfili la sera e la rimetti in un cassetto e la rindossi quando ti fa comodo. Noi andremo in onda regolarmente questa sera alle 21.20 su Rai3”.
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