Quirinale, Salvini molla Berlusconi: “In arrivo una proposta della Lega per il Colle”
Quirinale, Salvini molla Berlusconi: “In arrivo una proposta della Lega”
Matteo Salvini molla Silvio Berlusconi e lancia un messaggio chiaro e preciso: per il Quirinale la Lega è pronta a indicare un nome “convincente non per tutti ma per tanti”.
La svolta arriva nel tardo pomeriggio di lunedì 17 gennaio quando Salvini convoca i giornalisti decidendo di mettere alle strette il leader di Forza Italia.
“Aspettiamo che Berlusconi faccia i suoi incontri e faccia i suoi conti” dichiara Salvini che poi aggiunge: “Entro lunedì, giorno della prima votazione, deve sciogliere la riserva”.
Parole con le quali Salvini lascia intendere di non credere più di tanto alla candidatura di Berlusconi al Quirinale o comunque di essere già concentrato su un’altra figura.
“Sento sulle mie spalle la responsabilità della coalizione del centrodestra – dichiara Salvini – Gli italiani ci hanno dato la maggioranza, abbiamo l’onore e l’onere di fare una proposta che sia condivisa. Non dico no a nessuno. E lavoro a 360 gradi”.
A stretto giro arriva la replica di Forza Italia “Non c’è dubbio che il profilo del presidente Silvio Berlusconi sia quello più autorevole. Ogni tentativo di creare polemiche o contrapposizioni fittizie, utili solo agli avversari politici, sarà respinto”.
In serata, poi, a quanto si apprende c’è stato un colloquio telefonico tra il leader del Carroccio e quello di Forza Italia con lo staff dell’ex ministro dell’Interno che, riferendosi alle parole di Salvini dette in conferenza stampa, ha parlato di “letture malevole”.
La verità è che Salvini sta già lavorando a un nome che possa incontrare il consenso quantomeno di Italia Viva e M5S: si fanno i nomi dell’ex presidente del Senato Marcello Pera e dell’ex ministro Letizia Moratti.
Difficilmente, però, Berlusconi si farà da parte per lasciare spazio a due figure di area forzista: ed è proprio questo il timore di Salvini.
Ovvero che il Cavaliere stia giocando la sua partita per ritagliarsi il ruolo di king maker e alla fine intestarsi il nome del prossimo presidente della Repubblica. Che potrebbe essere Giuliano Amato, Gianni Letta o lo stesso Mario Draghi, il quale continua ad aspettare un cenno dai partiti che lo sostengono al governo, mentre restano sullo sfondo le candidature di Pierferdinando Casini e della presidente del Senato Casellati.