Quirinale, la destra cerca un’alternativa. Per la Lega serve un piano B
Lega e Fratelli d’Italia vogliono conoscere i numeri di Silvio Berlusconi, su chi punta per andare al Quirinale. Perciò chiedono di riconvocare il vertice per domani, prima dell’assemblea dem e delle loro decisioni, non possono aspettare fino a sabato.
Ignazio la Russa dice che se Berlusconi convincerà avrà il sostegno di Fdi, “ma se così non sarà servirà un piano di riserva e non vorremmo che a quel punto qualcuno si sfilasse”, come si legge su Repubblica.
Matteo Salvini non dice di no a Mario Draghi al Colle né a un governo senza di lui, ma questo si contraddice con la posizione di Berlusconi emersa pochi giorni fa: “Se Draghi va al Quirinale, Forza Italia uscirà dalla maggioranza”. E poi c’è il piano B evocato da Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera. Un’alternativa, quindi, al Cavaliere che possa essere accettata anche dal centrosinistra.
Non sostiene chiaramente il leader di Fi nemmeno Coraggio Italia che resta disponibile ad altre opzioni.
Berlusconi in tutta questa storia è convinto dei voti che riceverà, mettendo in conto di perderne al massimo 30. Fa i suoi calcoli, nel suo studio, e per Sgarbi il voto segreto “colmerà la distanza che separa il Cavaliere dal quorum previsto al quarto turno” si legge su Repubblica. E ci sarà anche l’appoggio da parte del Patito popolare europeo, secondo il Cavaliere, mentre il centrodestra è alla ricerca del piano B.